“Antonio è ancora confuso. Stiamo cercando di aiutarlo a ricordare il più possibile, per colmare quei ‘non ricordo’ relativi soprattuto alla fase preparatoria dell’omicidio ed al movente”. È quanto dichiarato dall’avvocato Andrea Starace che ha incontrato nuovamente, per circa mezz’ora, Antonio De Marco nel carcere di Borgo San Nicola. Il ventunenne di Casarano, studente di Scienze infermieristiche ed assassino reoconfesso di Daniele De Santis e di Eleonora Manta– uccisi a coltellate il 21 settembre in via Montello a Lecce-secondo quanto sostenuto, dagli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario, sta continuando ad avere un atteggiamento collaborativo con gli inquirenti.
In queste ore, come riferito in una altro articolo, c’è stato l’accorato appello della famiglia di De Marco. “Racconta tutta la verità sull’omicidio della coppia”. La sorella del ragazzo, nel corso di un colloquio durato circa un’ora, gli ha chiesto anche a nome dei genitori di raccontare ogni dettaglio su quanto accaduto.
Antonio De Marco risponde, come riportato nel decreto di fermo della Procura, dei reati di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’aver agito con crudeltà e porto abusivo d’arma bianca.
I legali, nel corso della settimana, dovrebbero chiedere una perizia psichiatrica per accertare la capacità d’intendere e di volere di De Marco al momento dei fatti.