Non ci sono ancora certezze su come Noemi Durini sia stata uccisa, ma toccherà al dottor Alessandro Zafferano e alla dottoressa Maria Grazia Felline stabilire la capacità di intendere e di volere del 17enne di Montesardo nel momento in cui ha tolto la vita alla fidanzata, all’alba di domenica 3 settembre. Non solo, la perizia dovrà stabilire anche la capacità di stare in giudizio del reo confesso.
Il ragazzo – accusato di omicidio volontario con le aggravanti di aver commesso il fatto con premeditazione, per motivi abietti e futili e di aver agito con crudeltà – sarà sottoposto all’incidente probatorio, così come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari, Addolorata Colluto, accogliendo le richieste della difesa e del Pubblico Ministero.
Bisognerà sciogliere tutti i dubbi sulle modalità del terribile delitto, capire se il ragazzo era lucido quando avrebbe pianificato e portato a termine il piano. La sua confessione, però, non ha mai convinto del tutto: ha raccontato di aver ucciso Noemi con una coltellata al collo, disegnando su un foglio un’arma che non è stata mai ritrovata.
Sull’esito dell’autopsia, eseguita dal medico legale Roberto Vaglio, la Procura per i minorenni ha imposto un riserbo assoluto.
Dubbi anche sul fatto che il 17enne possa aver avuto un complice. Il padre Biagio, che non ha mai nascosto il suo astio per Noemi, è indagato per occultamento di cadavere, un atto dovuto per poter procedere agli accertamenti investigativi.
Il ragazzo era presente al conferimento dell’incarico, ma sarà ascoltato in un secondo momento, probabilmente i primi di novembre dal carcere minorile di Quartucciu, dove è stato trasferito. Di sicuro, la perizia dovrà concludersi al massimo entro l’8 febbraio 2018.
La Procura ha nominato la psicologa Michela Francia e Mariangela Pascale, psichiatra. L’avvocato Biscotti che assiste il padre della studentessa 16enne ha nominato lo psichiatra Massimo Picozzi. Gli avvocati Blandolino e Bongiorno per la madre, hanno nominato lo psichiatra Roberto Catanesi e lo psicologo Ignazio Grattagliano. Gli avvocati dell’indagato, Luigi Rella e Paolo Pepe si sono affidati allo psichiatra Oronzo Greco.