Un altro interrogatorio ed una nuova versione dei fatti da parte di Lucio, accusato dell’omicidio di Noemi Durini. L’ascolto è avvenuto venerdì scorso presso il carcere minorile di Bari (il giovane è stato condotto in Puglia, dalla struttura penitenziaria sarda di Quartucciu, dov’è detenuto). Erano presenti, tra gli altri, il pm Anna Carbonara della Procura dei Minorenni e l’avvocato Luigi Rella, difensore dell’indagato.
Lucio avrebbe , fornito altri dettagli, dopo la sua piena confessione a pochi giorni dall’omicidio avvenuto all’alba di domenica 3 settembre. Sul contenuto dell’interrogatorio vige il massimo riserbo.
Nei mesi scorsi, occorre ricordare, si è tenuto l’incidente probatorio da cui emergerebbe la capacità di intendere e di volere, ma anche di stare in giudizio del ragazzo. Infine, poche settimane fa, il medico legale Roberto Vaglio ha depositato l’autopsia. Noemi Durini sarebbe stata prima accoltellata e picchiata a mani nude e poi sepolta viva.
Lucio è accusato di omicidio volontario con le aggravanti di aver commesso il fatto con premeditazione, per motivi abietti e futili e di aver agito con crudeltà, per la morte della fidanzata
Sono in corso invece, gli accertamenti deI Carabinieri del Nucleo Investigativo, diretti dal maggiore Paolo Nichilo, anche sul meccanico di Patù, tirato anche lui in ballo dal ragazzo di Montesardo, attraverso una lettera. Durante la perquisizione in casa di Fausto Nicolì, indagato al momento come atto dovuto, per omicidio volontario e prostituzione minorile, sono stati acquisiti telefonino, computer, pen drive e altri supporti. Nicolì, assistito dall’avvocato Luca Puce, è stato anche ascoltato dagli inquirenti in Procura, negando fermamente ogni addebito.