Operazione “Ali Babà” su furti in serie: otto persone sotto processo


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Otto persone finiscono sotto processo al termine dell’udienza preliminare relativa all’Operazione investigativa “Ali Babà”. Si tratta di Mattia Schito, 24enne di Taviano, Andrea Giannelli, 28enne di Taviano; Daniel Gaetani, 23 anni di Taviano; Simone Gaetani,44 anni di Taviano; Romina Crusi, 46 anni di Taviano; Giovanni Rizzo, 50 anni di Taviano; Andrea Francesco Duma, 56enne di Taviano; Loris Casarano, 44 anni di Taviano.

Dovranno presentarsi l’1 luglio prossimo dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale.
Sono state, infine, stralciate le posizioni di Mattia Greco, 22 anni di Taviano (chiesto il patteggiamento della pena) Damiano Tamborrini, 39enne di Taviano (ha chiesto la messa alla prova) e Marco D’Amilio, 28 anni di Taviano (latitante).

I presunti capi promotori hanno già patteggiato la pena, in precedenza, a 3 anni e 4 mesi ciascuno. Si tratta di Gianfranco Schito, 45 anni di Taviano, Zakaria Kadim, 27 anni nato a Casablanca e Fabio Nobile, 47 anni tutti di Taviano.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Roberta Bruno, Biagio Palamà, Salvatore Bruno, Simone Viva, Angelo Valente, Stefano Stefanelli, Paolo Cantelmo e Marcello Spiri.

L’inchiesta

In base alle indagini, gli associati avevano realizzato, in pochi mesi, tra la fine del 2015 e la prima metà del 2016, circa 250 furti. Oggetti maggiormente trafugati? Condizionatori d’aria, elettrodomestici, attrezzi agricoli, giare nuove o antiche in terra cotta, biciclette, televisori e ogni altra cosa ritenuta utile alla rivendita sul mercato ad acquirenti compiacenti o precedenti proprietari.

I Carabinieri della Compagnia di Casarano hanno eseguito, nel febbraio del 2018, otto ordinanze di custodia cautelare su richiesta del Pubblico Ministero Paola Guglielmi. I destinatari del provvedimento restrittivo sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti, ricettazione ed estorsione.

I territori più colpiti sono risultati essere il comune di Taviano e la marina di Mancaversa, il comune di Racale e la marina di Torre Suda e quelle limitrofe; il comune di Ugento e le relative marine oltre ai paesi confinanti situati lungo la fascia costiera ionica in direzione del Capo di Leuca e anche verso i paesi vicini alla città di Lecce.

È stata adoperata un’attività tecnica di intercettazione su diverse utenze telefoniche ed ambientali.