Arrivano le prime scarcerazioni per l'inchiesta "Federico II". Il Tribunale del Riesame presieduto dal giudice Silvio Piccinno (a latere Antonio Gatto e Anna Paola Capano) ha annullato l'ordinanza di custodia del gip Alcide Maritati per alcuni indagati. Si tratta di Antonio Leto 26 enne, di Caprarica di Lecce, difensore Silvio Verri e Gianluca Spiri, 41 anni, di Racale, difeso da Ladislao Massari, e Giuseppe Grasso, 47 anni, di Lecce. Restano invece in carcere Francesco Mungelli, 39 anni, di Lecce e Emiliano Sulka, 23 anni, albanese, residente a Lizzanello.
Nei prossimi giorni innanzi al Riesame, verranno valutate le posizioni degli altri indagati. La maggior parte di essi risponde del reato di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono assistiti tra gli altri dagli avvocati Elvia Belmonte, Antonio Savoia, Giancarlo Dei Lazzaretti, Pantaleo Cannoletta, Stefano Prontera.
Ancora una volta è la droga il "core-business" dei clan. Determinante nelle indagini, per chiudere il cerchio, è stata la microspia piazzata in casa di Gabriella De Dominicis, agli arresti domiciliari: «I domiciliari – ha commentato il procuratore Capo nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati di dettagli dell’operazione – a volte sono utili a spacciare con maggiore tranquillità». Quell’abitazione, insomma, non era solo un centro di spaccio, ma una vera e propria "centrale operativa" Nel corso del blitz sono stati sequestrati, più di cinque chili di eroina ed cocaina; al termine dello stesso 22 persone sono state arrestate e molte altre indagate a piede libero.