L’operazione antidroga più vasta degli ultimi anni si è abbattuta su Tricase. Smembrate due associazioni


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Non è stata soltanto la tempesta di vento ed acqua ad abbattersi ieri su Tricase. Nelle ore più difficili dal punto di vista meteorologico, gli uomini dell’Arma hanno portato avanti una vasta operazione che ha portato a sgominare due associazioni a delinquere dedite allo spaccio di droga.

Con l’impiego di numerosi uomini e mezzi, i carabinieri della Compagnia di Tricase, insieme ai colleghi della stazione di Specchia e dei reparti territorialmente competenti, oltre che dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari, dallo squadrone eliportato Cacciatori di Puglia e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno portato avanti le attività che si sono intensificate all’alba di oggi.

Si tratta di una delle operazioni più vaste degli ultimi anni, avviata nel 2015 e che ha visto il supporto anche della Direzione centrale per i Servizi antidroga di Roma. Le indagini sono partite inizialmente dalla direzione della Procura Ordinaria, nella persona del Pubblico Ministero Giovanni Gagliotta e, poi, sono approdate sotto la Direzione Distrettuale Antimafia, nella persona del Pm Valeria Farina Valaori.

Si trattava di criminali attivi su Tricase e su Lecce, in particolare nella zona 167. Pedinamenti, immagini di videosorveglianza, intercettazioni telefoniche e ambientali nelle zone di Tiggiano, Corsano, Taurisano e Specchia hanno dato un durissimo colpo a coloro che smerciavano la droga proveniente dai territori di Bari e Brindisi nel Salento.

Sono stati sequestrati circa 3,5 chili di droga che avrebbe fruttato sul mercato circa 50mila euro, tra cocaina, eroina e marijuana.

Ad operare erano due distinte associazioni che non dialogavano tra loro, ma anzi spesso in conflitto per la gestione dei territori, senza mai dare, però, vita ad episodi di rilievo, fatto salvo un caso di estorsione dovuto ad un debito di droga non saldato.

Le due associazioni

In particolare, la prima associazione era attiva sui territori di Tricase e Tiggiano, con ramificazioni a Brindisi e nella città Terlizzi, dedita alla gestione del traffico di cocaina, eroina, marijuana e hashish e facevano riferimento a Sergio Panarese 34enne nato a Tricase.

La seconda realtà malavitosa, invece, operava su Taurisano e Corsano, volta principalmente al traffico e allo spaccio di eroina nei paesi del Basso Salento e gestito da esponenti della criminalità del quartiere 167 di Lecce.

La droga proveniva, dunque, dal clan malavitoso di Terlizzi di Dello Russo e Ficco.

Perché short message?

Perché l’operazione odierna sia denominata Short Message è presto detto: gli operanti nell’organizzazione criminosa dialogavano tra loro il meno possibile, affidandosi a brevissimi messaggi di testo (sms).

Risultano indagate complessivamente 55 persone (i nomi). 41 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip Cinzia Vergine, nei confronti di altrettanti soggetti di cui 2 già in carcere poiché ben noti alla Giustizia sempre per fatti di droga. In due al momento mancano all’appello e risultano non pervenuti: dalle ricerche pare siano all’estero.

Oltre alla droga, ad essere sequestrate nell’ambito delle operazioni anche armi e, nell’appartamento di Paolo Ficco, 39enne nato a Ruvo di Puglia ma residente a Terlizzi, è stato trovato un giubbotto antiproiettile nell’ intercapedine di casa insieme alla somma di circa 18 mila euro.

La casa di Ficco era dotata di un imponente sistema di videosorveglianza tanto che vi poteva accedere esclusivamente chi vi fosse autorizzato.

In sede di conferenza stampa presso la sede del Comando provinciale Carabinieri di Lecce, è stato sottolineato che, ad operazione ormai conclusa, altri sono stati gli arresti per droga effettuati in territorio di Bari-Terlizzi.