Operazione Contatto: la maggior parte degli arrestati fa scena muta davanti al giudice


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Nella mattinata odierna, il gip Edoardo D'Ambrosio si è recato presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, per l'ascolto dei venti indagati raggiunti dalla misura cautelare del carcere.
    
Quasi tutti  hanno fatto scena muta avvalendosi della facoltà di non rispondere.
  
Si tratta di Giuseppe Antonaci conosciuto come Castieddru o Castello, 53 anni di Sogliano Cavour; Alexsander Ballarino, 24 anni di Sogliano Cavour; Salvatore Blago, 39enne di Sogliano Cavour; Massimo Candido, 44 anni di Cutrofiano; Vincenzo Antonio Cianci, 32enne di Sogliano Cavour; Leonardo Costa inteso Musichedda, 55enne di Corigliano d’Otranto; Gabriele Antonio De Paolis, 41 anni di Noha; Paolo De Simone inteso Paulu de lu moru, 47enne, di Sogliano Cavour; Giordano Epifani, 42 anni, di Cutrofiano; Rosario Frassanito inteso Pilone, 48 anni di Sogliano Cavour; Marco Gugliersi, 40 anni di Galatina; Pasquale Gugliersi inteso Zoppo, 37 anni  di Galatina; Rocco Longo, 50 anni di Sogliano Cavour; Marco Pepe, 32 anni di Surbo; Danilo Piscopo, 37 anni di Cutrofiano; Salvatore Solombrino inteso Schiattoddra, 61 enne di Castrignano de’ Greci .
  
Paolo Mengoli inteso zio Pati, 54 anni di Cutrofiano ha rilasciato spontanee dichiarazioni, respingendo ogni addebito. Stesso discorso per Giuseppe Stampete, 50 anni, e Pantaleo De Paolis, 48enne, entrambi di Cursi Per quest'ultimo, il suo legale Dimitry Conte ha presentato richiesta di arresti domiciliari per motivi di salute.
  
Giuseppe Antonaci conosciuto come Castieddru o Castello, 53 anni di Sogliano Cavour verrà ascoltato domani . Anche l'interrogatorio di Daniele De Matteis inteso Panna e Fragola, 33 anni  di Lecce, è previsto in data 8 settembre per rogatoria dal carcere di Tolmezzo. 
  
Sono assistiti dagli avvocati Donato Sabetta, Dimitry Conte, Alessandro Mariano, Pantaleo Cannoletta, Simona Mancini, Ubaldo Macrì, Donata Perrone, Luigi Greco, Maria Luisa Greco; Carlo Martina.
  
Domani si terranno invece gli interrogatori degli altri arrestati, ristretti ai domiciliari. Infine, nella giornata di lunedì vi sarà l'ascolto degli  indagati raggiunti da altre misure interdittive.
  
Oggi si sono inoltre svolte due udienze di convalida in carcere alla presenza dell'avvocato  Michelangelo Gorgoni. La prima nei confronti di Andrea Icaro, inteso Attila, 37enne di Cutrofiano. Questi è stato ristretto ai domiciliari nell'inchiesta "Contatto", ma dopo la perquisizione in casa è stato trovato in possesso di sei dosi di cocaina ed è stato condotto nella Casa Circondariale di Borgo San Nicola.
  
L'altra convalida dell'arresto ha riguardato Luigi Vecchio, fratello di Antonio, finito ai domiciliari nell'operazione "Contatto". Durante la perquisizione in casa, sono stati trovati un  quantitativo di marijuana ed una pistola. Luigi Vecchio ha dichiarato che appartenevano a lui. Si è giustificato, affermando di avere  trovato l'arma per strada, mentre passeggiava il cane e di averla poi conservata all'interno della propria abitazione.
  
Ricordiamo che nelle scorse ore, i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce, hanno eseguito 47 provvedimenti cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, di cui: 20 in carcere, 17 domiciliari, 7 misure coercitive dell’obbligo di presentazione alla PG e 3 interdizioni temporanee dai pubblici uffici, a carico di altrettante persone accusate a vario titolo di:  “associazione di tipo mafioso”, “estorsione”, “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”, “detenzione abusiva di armi”, “ricettazione”, “rapina”, “furto aggravato”, “porto abusivo di armi”, “detenzione e spaccio di stupefacenti”, “abuso d’ufficio”, “usura”, “favoreggiamento personale”, “falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale”, “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”, “rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio”, “truffa”, “minaccia aggravata” e “lesioni personali” con l’aggravante delle modalità mafiose di cui all’art. 7 L. 203/91.
  
L’indagine, nell’ambito della quale risultano indagate complessivamente 59 persone, condotta nel periodo che va dal febbraio 2013 al giugno 2016 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Maglie, denominata “Contatto” per le molteplici infiltrazioni a vari livelli, anche politico e sociale, ha consentito di disarticolare un’associazione mafiosa facente capo al clan “Coluccia” di Noha-Galatina, operante nel territorio della Provincia di Lecce e, in particolare, nei comuni di: Sogliano Cavour, Galatina, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Castrignano de’ Greci, Melpignano, Soleto, Sternatia, Cursi, Castrì di Lecce, Martano, Otranto, Calimera, Muro Leccese e Cavallino.

Oggi è stato ascoltato anche Pierluigi Carechino  40 anni di Sogliano Cavour. Si trova detenuto in carcere per altra causa, mentre   il gip  gli ha applicato  la misura dei domiciliari . È assistito da avvocato Giuseppe Presicce. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.