Operazione “Contatto” su presunte collusioni tra mafia e politica: Procura chiede il rinvio a giudizio


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La Procura leccese chiede il rinvio a giudizio per i neo imputati dell’inchiesta “Contatto”. L’istanza è stata avanzata dai pubblici ministeri Roberta Licci e Guglielmo Cataldi e trasmessa all’ufficio gip, dopo l’avviso di conclusione delle indagini del dicembre scorso. L’udienza preliminare dovrebbe tenersi dinanzi al giudice Antonia Martalò per i primi di maggio. In quella sede, il gup deciderà se mandarli a processo o proscioglierli dall’accusa.

Tra di essi, compare Luciano Biagio Magnolo, ex assessore alle politiche sociali del Comune di Sogliano Cavour. Occorre ricordare, che è stato scarcerato nei giorni scorsi per l’insussistenza delle esigenze cautelari, dopo circa cinque mesi trascorsi ai domiciliari . Infatti, il gip Edoardo D’Ambrosio ha accolto l’istanza dell’avvocato Giuseppe Bonsegna. Il Tribunale del Riesame aveva rigettato una prima richiesta. Il giudice delle indagini preliminari ha invece accolto le argomentazioni difensive del suo legale.

Tra gli imputati anche : Laura Gemma, 29 anni di Sogliano Cavour, agente della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Genova ( sospensione di sei mesi) e Luigi Antonaci, 53 anni, vigile Urbano del Comune di Sogliano Cavour, ( tre mesi).Non solo, anche Piero Tramacere, 51enne, di Sogliano Cavour, appuntato scelto dei Carabinieri (sospensione di sei mesi). Proprio in queste ore, il Riesame ha dichiarato la “decadenza” del provvedimento su richiesta dei suoi legali, gli avvocati Massimo Manfreda e Francesco Vergine.
Rispondono delle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa.

Vi sono poi, Antonio Coluccia, 60 anni di Galatina; Michele Coluccia, 59enne di Galatina e Giuseppe Salvatore Fiorito, 52 anni di Cutrofiano, Luigi Otello Coluccia, 69 anni di Noha . Nei loro confronti, il pm ha proposto Appello per ottenere il carcere. Il Riesame ha accolto l’istanza per i primi tre.

Vi sono poi altri imputati che vennero condotti in carcere al termine del blitz del settembre scorso. Giuseppe Antonaci, detto “Castieddhru”, 53enne di Sogliano Cavour; Alexsander Ballarino, 25enne di Sogliano Cavour; Salvatore Blago, 39enne di Sogliano Cavour; Massimo Candido, 44enne di Cutrofiano; Vincenzo Antonio Cianci, 32enne di Sogliano Cavour; Leonardo Costa, conosciuto come “Musicheddha”, 55enne di Corigliano d’Otranto; Daniele De Matteis, noto come “Panna e fragola”, 33nne di Lecce; Gabriele Antonio De Paolis, 41enne di Noha; Pantaleo De Paolis, 48enne di Cursi; Paolo De Simone, detto “Paulu de lu moru”, 47enne di Sogliano Cavour; Giordano Epifani, 42enne di Cutrofiano; Rosario Frassanito, detto “Pilone”, 48enne di Sogliano Cavour; Marco Gugliersi, 40enne di Galatina; Pasquale Gugliersi, detto “zoppo”, 37enne di Galatina; Rocco Longo, 50enne di Sogliano Cavour; Paolo Mengoli, detto “zio Pati”, 54enne di Cutrofiano; Marco Pepe, 32enne di Surbo; Danilo Piscopo, 37enne di Cutrofiano; Salvatore Solombrino, detto “Schiattoddra”, 61enne di Castrignano de’ Greci e Giuseppe Stampete, 50enne di Cursi.

Chiesto il rinvio a giudizio per altri, che finirono ai domiciliari:

Simone Botrugno, 26enne di Galatina; Pierluigi Carechino, 40enne di Sogliano Cavour; Cristian Carluccio, 30enne di Lecce; Ivano Cascione, detto “Sciallone”, 37enne di Sogliano Cavour; Domenico Dell’Avvocata, 24enne di Cutrofiano; Giuseppe De Matteis, noto come “Trattorista grande”, 30enne di Corigliano d’Otranto; Luigi De Matteis, 34enne di Galatina noto come “trattorista piccolo”; Francesco “Checco” Epifani, 44enne di Galatina; Andrea “Attila” Icaro; 37enne di Cutrofiano; Rudy Lubelli, 27enne di Lecce; Luciano Biagio Magnolo, 38enne di Sogliano Cavour; Luca Marzo, 42enne di Corigliano d’Otranto; Arcangelo “Cutarino” Mengoli, 29enne di Scorrano ma domiciliato a Milano; Andrea Ignazio Monreale, 31enne di Sogliano Cavour; Cosimo “Pallunaru” Paglialonga, 63enne di Collepasso; Emiliano Pedone, 41enne di Sogliano Cavour e Antonio “Capoccione” Vecchio, 36enne di Sogliano Cavour.

Alcuni degli arrestati, occorre ricordare, a seguito del ricorso al Riesame ottennero l’attenuazione delle esigenze cautelari o la scarcerazione. Per la maggior parte di essi, però venne confermata la misura stabilità dal gip.

A piede libero, invece,: Tamara De Simone, 42enne di Cutrofiano ; Ugo Donno, 27enne di Corigliano D’Otranto; Sandro Donno, 44 anni di Sogliano e Silvano Donno, 59 anni ,residente a Roma; Lorenzo Frassanito, 61enne di Sogliano Cavour; Chiara Licci,28enne di Sogliano; Maurizio Maggio, 24enne di Sogliano; Leonardo Dino Monte, 55enne di Castrignano dei Greci; Antonio Rosario Nucida, 27enne di Galatina; Giancarlo Perrone, 37enne di Cutrofiano; Davide Polimeno, 27 anni di Cutrofiano.

E poi ci sono altri undici nominativi nell’avviso di conclusione, che non comparivano inizialmente tra gli indagati.
Giuseppe Carmine Balena, 40 anni di Sogliano Cavour; Valentina Ballarino, 23 anni di Noha; Martina Beccarisi 25enne di Galatina Antonia Candido 50enne di Soleto; Alessandro Cianci, detto Sandrino, 26enne di Sogliano Cavour ; Luana Giovanna Congedo, 50enne di Martano; Clarissa Giannotta, 25enne di Cutrofiano; Andrea Giannuzzo, 29enne di Cutrfiano; Mohammed Khoundafy, 45 anni di Lecce; Carmela Magnolo, 53enne di Sogliano; Sonia Murinu, 41enne di Sogliano Cavour; Marco Pica, 38enne di Sogliano; Rocco Stampete, 58enne di Corigliano; Fulvio Vantaggiato 50enne di Sogliano

Nel settembre del 2017, i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce, hanno eseguito 47 provvedimenti cautelari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, di cui: 20 in carcere, 17 domiciliari, 7 misure coercitive dell’obbligo di presentazione alla PG e 3 interdizioni temporanee dai pubblici uffici, a carico di altrettante persone accusate a vario titolo di: “associazione di tipo mafioso”, “estorsione”, “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”, “detenzione abusiva di armi”, “ricettazione”, “rapina”, “furto aggravato”, “porto abusivo di armi”, “detenzione e spaccio di stupefacenti”, “abuso d’ufficio”, “usura”, “favoreggiamento personale”, “falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale”, “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”, “rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio”, “truffa”, “minaccia aggravata” e “lesioni personali” con l’aggravante delle modalità mafiose.

L’indagine, condotta nel periodo che va dal febbraio 2013 al giugno 2016 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Maglie, denominata “Contatto” per le molteplici infiltrazioni a vari livelli, ha consentito di disarticolare un’associazione mafiosa facente capo al clan “Coluccia” di Noha-Galatina, operante nel territorio della Provincia di Lecce e, in particolare, nei comuni di: Sogliano Cavour, Galatina, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Castrignano de’ Greci, Melpignano, Soleto, Sternatia, Cursi, Castrì di Lecce, Martano, Otranto, Calimera, Muro Leccese e Cavallino.

Il collegio difensivo è completato dagli avvocati: Donato Sabetta, Umberto Leo, Michelangelo Gorgoni, Simona Mancini, Antonio Savoia, Giancarlo Dei Lazzaretti, Angelo Vetrugno, Silvio Giardiniero, Raffaele Di Staso, Dimitry Conte, Luigi Greco, Carlo Gervasi, Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia, Ubaldo Macrì, Federico Massa, Alexia Pinto, Giuseppe Presicce, Paolo Cantelmo, Elvia Belmonte, Pantaleo Cannolletta, Alessandro Mariano, Maria Luisa Greco, Angela Rizzo, Marcello Rizzo, Salvatore Abate, David Alemanno, Romolo Chiariatti, Alessandra Antoniotti, Enrico D’Ospina, Ladislao Massari, Carlo Martina,Donata Perrone.