Come andrà a finire definitivamente bisognerà forse aspettare ancora un po’ di tempo, in attesa che il Tar si pronunci sull’eventuale ricorso preannunciato, fatto sta che l’interdittiva antimafia disposta dal Prefetto di Lecce nei confronti della società affidataria del servizio di gestione, finita nel mirino degli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta “Final Blow”, ha già avuto conseguenze.
Questa mattina, infatti, con la notifica al Comune di Lecce del provvedimento, è stata predisposta da parte del Dirigente del Settore Lavori Pubblici di “Palazzo Carafa” la determina con la quale si rescinde il contratto con l’impresa che gestisce il parco.
“Abbiamo ufficialmente ricevuto stamattina il provvedimento interdittivo antimafia emesso dalla Prefettura di Lecce nei confronti della ‘Belloluogo SCRL’, concessionaria del servizio di manutenzione e gestione del parco pubblico. Nel provvedimento si ‘sconsiglia la permanenza di qualsivoglia rapporto d’impresa con la Pubblica Amministrazione’”, con queste parole il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, commenta il provvedimento.
“È stata quindi predisposta dal dirigente del settore Lavori Pubblici – prosegue il primo cittadino – la determina di rescissione del contratto e di escussione della cauzione definitiva, con obbligo di liberare la struttura di tutti i beni deperibili. Ciò significa che per qualche giorno il Parco di Belloluogo sarà inevitabilmente chiuso al pubblico.
Nel frattempo – conclude Salvemini – verificheremo le opzioni che si offrono al comune per la tempestiva riapertura con i connessi servizi di apertura/chiusura, guardiana, pulizia, manutenzione. L’impegno massimo è quello di restituire quanto prima alla cittadinanza questo bellissimo spazio pubblico entrato nel cuore di tante famiglie leccesi”.