Ordigno esplode davanti allo studio di un noto avvocato di Nardò si indaga


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Alba di paura nel centro di Nardò. In via Giuseppe Verdi, al civico 26, un ordigno è esploso in tutto il suo fragore intorno alle 4.30 del mattino.

Quello che sembra a tutti gli effetti un atto intimidatorio, ha avuto come obiettivo lo studio di un noto avvocato del posto, Franco Orlando. L’esplosione che ha destato non poca preoccupazione tra i residenti, ha danneggiato la porta d’ingresso dello studio legale, oltre che annerito il marciapiede antistante.

Sul posto, poco dopo l’accaduto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco allo scopo di mettere in sicurezza la zona e limitare ulteriori danni.

L’avv. Franco Orlando ha, tra le altre cose, svolto la difesa di Giovanni Vantaggiato, l’autore dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi in cui perse la vita la studentessa 16enne  Melissa Bassi.

Le ipotesi possono essere tante, forse un gesto di intimidazione per una causa non andata a buon fine. Sul posto carabinieri della stazione di Nardò, insieme agli uomini del commissariato di polizia locale che nell'immediato hanno dato il via alle attività di indagine che proseguiranno serrate anche nei prossimi giorni per risalire agli autori. Ad offrire prezioso ausilio potranno essere alcune telecamere di videosorveglianza che sono installate su via Verdi, proprio nei pressi dello studio Orlando.

Le immagini potrebbero fornire importanti dettagli per scoprire chi abbia agito e comprendere, quindi, il motivo del gesto.

Numerosi sono stati a Lecce e provincia simili episodi, si ricorda, ad esempio, nel Capoluogo salentino l'atto intimidatorio ai danni dello studio legale di Francesca Conte.
 
Il presidente della Camera Civile salentina, l'avv. Salvatore Donadei manifesta "Profondo sdegno, ferma condanna per il gesto, sincera e partecipata solidarietà al collega colpito. L' atto, già di per sé grave, è tanto più inquietante per le modalità, di carattere "mafioso", che ne caratterizzano la dinamica. La speranza è che gli inquirenti consegnino in tempo brevi gli scellerati autori alla Giustizia. Da par nostro – conclude Donadei – nel ribadire vicinanza e solidarietà al collega, peraltro nostro associato, invitiamo tutte le Istituzioni, politiche e non, ad intraprendere ogni iniziativa utile a smontare sul nascere forme di delinquenza e violenza, che andando a colpire lo studio professionale di un operatore del Foro, "attentano" all'intera categoria e, sopratutto, alla Funzione esercitata dall'avvocatura, una funzione imprescindibile e costituzionalmente tutelata".