La vicenda ha avuto più di un aspetto poco chiaro, tanto da portare i carabinieri ad approfondire le indagini. La presunta aggressione sarebbe avvenuta poco più di un mese fa, poi il ricovero in ospedale e l’operazione chirurgica per estrarre la carota dal retto del malcapitato. Successivamente venne formalizzata denuncia per violenza e rapina.
Gli inquirenti hanno però voluto verderci chiaro ed oggi il 75enne protagonista della vicenda rischia il processo per simulazione di reato.
La Procura ha chiuso le indagini in queste ore e l’uomo risulta indagato perché avrebbe fornito una versione dei fatti non veritiera.
Il Pubblico ministero potrebbe avanzare richiesta di rinvio a giudizio e dopo il Gip sarebbe chiamato a fissare l’udienza preliminare, accogliendo l’istanza della Procura.
Il denunciante è stato già ascoltato dagli inquirenti, motivo per cui non verrà chiesto un ulteriore interrogatorio. Al più, il legale, l’avv. Nicola Leo, potrebbe depositare una memoria difensiva.
Le indagini non avrebbero fornito alcun riscontro a quanto dichiarato dall’uomo che affermò di essere stato rapinato di oggetti scomparsi da casa in quei momenti concitati e violentato nelle parti intime con una carota da due persone dalla pelle scura.
Così, il procedimento per violenza sessuale e rapina a carico d’ignoti dovrebbe essere definitivamente archiviato.