Parcometri di Tricase finiti sotto sequestro: tre persone a processo


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Finiscono sotto processo, i tre imputati coinvolti nella vicenda giudiziaria dei parcometri di Tricase.
Il gup Stefano Sernia, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Marco Sodero, 37 anni, di Tricase, nelle vesti di legale rappresentante della Gestam; il commercialista Renato Erminio, 46 anni, anch’egli di Tricase, in qualità di professionista incaricato dalla Gestam; e Marco Calignano, 39 anni, originario di Nardò, quale responsabile della qualità aziendale. Dovranno presentarsi, il 7 marzo prossimo innanzi al giudice monocratico della seconda sezione, Annalisa De Benedictis ,per l’inizio del processo. Rispondono, a vario titolo ed in diversa misura, di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica del privato in atto pubblico e dell’ipotesi di reato di turbativa d’asta
Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Covella, Massimiliano Musio e Luca Puce. Invece, l’amministratore della società “Apulia” (classificatasi seconda nella gara d’appalto) si è costituito parte civile con gli avvocati Silvio Caroli e Vincenzo Del Prete.

Le indagini

Ricordiamo che il 3 maggio 2016, la Procura di Lecce aveva eseguito il sequestro probatorio di tredici parcometri presenti a Tricase.
Successivamente a seguito di ricorso delle persone interessate, il Riesame dispose il dissequestro, in data 14 maggio. La Procura, a seguito di ulteriori accertamenti, chiese il sequestro preventivo dei parcometri. A quel punto, il gip Toriello emise un’apposita ordinanza, impugnata dai difensori della società interessata al sequestro. L’inchiesta penale, coordinata dal sostituto procuratore Emilio Arnesano e condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Tricase, prese il via a seguito dell’esposto della cooperativa Apulia. I suoi rappresentanti ritenevano che la Gestam, pur avendo vinto l’appalto di 2 milioni e 200 mila euro nel 2014, non avrebbe avuto i requisiti in regola .Il bando risale al 10 aprile di quell’anno. Apulia, seconda classificata, ha sempre sostenuto la tesi che vi fossero alcune palesi irregolarità. Soprattutto all’atto dell’iscrizione alla Camera di Commercio, sarebbe stato necessario dimostrare le competenze di “società operatrice nel settore”, con almeno la gestione di un parcheggio pubblico a pagamento.
Secondo quanto denunciato dalla cooperativa Apulia, l’iscrizione sarebbe avvenuta soltanto sei giorni dopo la pubblicazione del bando; sarebbe stata specificata la gestione di un solo parcheggio sul tratto di litoranea tra la località del Ciolo e Leuca, che però,sarebbe risultato privato (poiché ad uso di un ristorante) e quindi non a pagamento. Inoltre, sono stati espressi dubbi sulle modalità, con cui la Gestam ottenne il certificato di qualità Uni e Iso 9001-2008, fondamentale per partecipare al concorso. Esso sarebbe stato ottenuto il 16 aprile, (giorno stesso dell’iscrizione). La cooperativa ritiene la “circostanza” sospetta, poiché per ottenere il certificato occorrerebbero almeno sei mesi.

Parallelamente al piano giudiziario, la vicenda si muove su quello amministrativo. La Gestam ha già ottenuto i pareri favorevoli del Tar di Lecce e del Consiglio di Stato, con l’ultima sentenza che risale a marzo.