Pedinamenti e offese su Facebook a due politici di Squinzano: 50enne finisce sotto processo per stalking e diffamazione


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Era accusato di stalking e diffamazione ai danni di due politici squinzanesi ed un 50enne è finito sotto processo. Il gup Michele Toriello, al termine dell'udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Salvatore Miglietta, del posto. L'imputato dovrà presentarsi il 21 giugno prossimo davanti al giudice monocratico, Silvia Minerva per l'inizio del processo.
  
Secondo l'accusa, l'imputato avrebbe messo in atto per circa due anni, una serie di atti persecutori nei confronti dei fratelli Claudio ed Annarita Taurino, rispettivamente assessore e consigliere comunale di Squinzano. Secondo l'accusa, da giugno del 2014 fino a luglio del 2016, Miglietta avrebbe inserito sulla propria bacheca Facebook offese indirizzate a Claudio Taurino del tipo: "falso più di giuda", "cialtrone", "giullare di corte". Non risparmiando la sorella, con definizioni del tenore "Merkel di Squinzano" o pubblicando un fotomontaggio di un volantino elettorale della stessa, associato ad un dito medio alzato. Inoltre, il presunto stalcker avrebbe pedinato le due vittime, appostandosi in più occasioni per le vie del paese.    
 
Le indagini presero il via dopo una serie di denunce presentate da Claudio Taurino. Miglietta è assistito di ufficio dall'avvocato David Alemanno. Invece, Annarita e Claudio Taurino si sono costituiti parte civile con l'avvocato Paolo Spalluto.
  
Queste le dichiarazioni del sindaco di Squinzano, Mino Miccoli a margine della vicenda «Esprimo tutta la mia solidarietà e la vicinanza all'assessore claudio Taurino e alla sorella, la consigliera Annarita Taurino rispetto a questo che pare essere stato, così come la Procura della Repubblica di Lecce ha puntualmente contestato nel capo di imputazione, un attacco non solo alla libertà della persona ma anche alla carica che i due amministratori ricoprono con serietà dedizione e passione nel nostro comune. Il rinvio a giudizio – continua il primo cittadino – rappresenta un momento di fiducia che tutta l'amministrazione era certa avrebbe avuto rispetto a degli atteggiamenti che da sempre abbiamo ritenuto oltraggiosi e scorretti oltre il limite della contestazione politica che dunque sono andati  ben  al di là catapultandoli addirittura sui social dove  tanta gente è stata confusa e disorientata rispetto alle inserzioni che il Miglietta riportava senza alcun ritegno solo con livore offendendo i mie due colleghi amministratori. Anche alle loro famiglie che pure in questa triste vicenda sono state coinvolte, va il mio affetto».