Avrebbe assieme al padre perseguitato la ex, già oggetto di continue percosse da parte del compagno, e ceduto droga al figlio minorenne. Il 35enne di Lequile E.P. ha patteggiato la pena di 1 anno ed 8 mesi, innanzi al gup Giovanni Gallo. Risponde delle accuse di maltrattamenti in famiglia, stalking e cessione di sostanza stupefacente. Il padre A.P. 63 anni, invece, sarà giudicato con il rito abbreviato in data 22 marzo. Quest'ultimo è accusato del reato di stalking.
Le indagini condotte dal pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, presero il via dalla denuncia della vittima. La donna riferiva, anzitutto, di una serie di soprusi subiti all'interno delle mura domestiche. Per ben sette anni e fino al maggio scorso, E.P. avrebbe picchiato e minacciato di morte la convivente, anche in presenza dei figli minorenni. Dopo che la coppia interruppe la relazione, per la donna iniziarono altri guai. L'ex compagno, assieme a suo padre, cominciò a perseguitarla. In due occasioni nel novembre scorso si sarebbero presentati nella casa, minacciandola di andare via e percuotendola. Inoltre, il suo ex le avrebbe mandato numerosi messaggi insultandola pesantemente, nella convinzione che lo tradisse con un altro uomo. Infine, E.P. è accusato di un altro grave reato. Avere ceduto marijuana e hashish al figlio minorenne, con il quale avrebbe anche condiviso la droga, tra agosto e ottobre del 2016.
Ad ogni modo, E.P. ed A.P. vennero raggiunti nel novembre scorso da un'ordinanza di allontanamento dalla casa familiare, emessa dal gip Cinzia Vergine. Inoltre la donna poté rientrare nell'abitazione che era stata costretta a lasciare per paura di ulteriori aggressioni.
E.P. è assistito dall'avvocato Maria Cristina Brindisino, mentre A.P. dal legale Raffaele De Carlo. Invece, la vittima si è costituita parte civile con l'avvocato Stefania Mercaldi.