Adriano Barbetta, 27enne di Lecce, era stato arrestato martedì con l’accusa di rapina, estorsione e lesioni. Gli stessi reati ora contestati, in concorso, anche a Giampaolo Milanese, 44enne di Martignano. Anche per lui, 48ore dopo il suo complice, si sono aperte le porte di Borgo San Nicola.
Le indagini e le manette
Questa mattina, gli uomini in divisa hanno bussato alla porta dell’abitazione di Milanese per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, il 19 ottobre. Non solo, durante la perquisizione sono spuntati fuori 1,3 grammi di marijuana. Stupefacente che ha fatto scattare la segnalazione alla Prefettura. Una volta terminate le formalità di rito, per il 44enne si sono aperte le porte del Carcere, dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto.
I fatti
Per capire come si sono svolti i fatti tocca fare un passo indietro e tornare alla sera del 16 ottobre, quando i militari della stazione di Lizzanello, con il prezioso aiuto dei colleghi di Cavallino e degli uomini del Norm, hanno fermato Barbetta mentre si trovava al distributore Tamoil che si affaccia su via Caprarica. Il 27enne era ritenuto l’autore del terribile pestaggio consumato la sera prima in aperta campagna. Con l’inganno aveva avvicinato un uomo e lo aveva costretto ad andare contro la sua volontà in un luogo lontano da occhi indiscreti, dove lo aveva percosso con una violenza tale da procurargli 12 giorni di prognosi.
Non solo, i due avrebbero confiscato al malcapitato la macchina, in qualità di acconto per il pagamento della droga venduta e chiesto altri 200 euro, per un precedente quantitativo di droga acquistato.