Tentato omicidio Galatone: i tre arrestati fanno “scena muta” dinanzi al giudice


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Fanno “scena muta” dinanzi al giudice, i tre arrestati per il tentato omicidio di Galatone. Dinanzi al gip Giulia Proto, nel pomeriggio di oggi presso il carcere di Lecce, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia di: Giuseppe Marzano, 54enne; Vincenzo Lanzillotto, 40enne e Marco Colazzo, 24 anni ( tutti di Galatone). Difesi dai legali Roberto De Mitri Aymone, Roberto Tarantino e Ladislao Massari si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
I tre arrestati sono stati raggiunti nelle scorse ore, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip, su richiesta del Sostituto Procuratore Francesca Miglietta.

I fatti

Il grave fatto di sangue si è verificato nella notte tra l’11 ed il 12 dicembre scorso.
Determinante, l’intervento di un agente di Polizia libero dal servizio che dalla finestra della sua abitazione, udito il trambusto sulla strada, ha urlato agli aggressori, per poi scendere e metterli in fuga. La vittima, Dario Potenza, 21enne di Galatone, venne poi condotta in codice rosso prima presso l’ospedale di Gallipoli, per poi essere trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce, dove gli venne diagnosticata la perforazione del polmone e subì un arresto respiratorio scongiurato grazie al supporto di un rianimatore.

Il possibile movente

Ascoltato nell’immediatezza dei fatti, il giovane ha ricostruito la dinamica dell’accaduto, ma non è riuscito a dare un volto ed un nome agli aggressori. Ha riferito agli inquirenti che i tre aggressori si sono avvicinati al bar a bordo di un auto. Potenza è riuscito inizialmente a scappare, nascondendosi dietro un’altra macchina parcheggiata nei paraggi. I tre individui lo avrebbero però seguito e dopo essere scesi dall’auto in via Costa, avrebbero cominciato a pestarlo violentemente. Ha comunque negato di aver subito minacce e di essere in debito di denaro con qualcuno.
Il gip Proto, nell’ordinanza, si sofferma sul possibile movente sostenendo che si “sta indagando sui traffici di droga, presumibile movente della allarmante aggressione”.