Pistolettate a Frigole: paura nei pressi dell’abitazione di un volto noto alle Forze dell’Ordine


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Colpi di pistola nella serata di ieri contro l’abitazione di un pregiudicato e a Frigole torna la paura. Il silenzio della domenica sera in una delle marine di Lecce, poco frequentata in un periodo dell’anno come quello attuale, è stato rotto da alcuni colpi da arma da fuoco e per i residenti di via delle Orchidee. Ad essere colpita è stata la porta d’ingresso della casa della famiglia di Diego Rizzo, 31enne, che sta scontando la pena degli arresti domiciliari.

Stando alle prime ricostruzioni, pare che i colpi esplosi siano stati due e avrebbero raggiunto il cancello che da sulla via per Torre Chianca dell’appartamento. A lanciare l’immediato allarme è stata la madre del pregiudicato, chiamando immediatamente il numero della Questura. A stretto giro di tempo sono giunte sul posto due volanti della Polizia, insieme agli agenti della Scientifica e della Squadra Mobile. A loro, adesso, il compito di ricostruire le dinamiche dell’accaduto e di spiegare i motivi dell’atto intimidatorio.

Rizzo, si ritrova alla misura restrittiva con l’accusa di aver fatto parte del clan malavitoso appartenente a Giole Greco e il suo nome sarebbe saltato fuori proprio durante le deposizioni rese del pentito. Il 31enne, infatti, è stato coinvolto nell’inchiesta ‘Speed Drugs’ e oggi è tornato alle cronache giudiziarie per un suo presunto coinvolgimento nelle indagini ‘Eclissi’.

Intanto, dai primi prelievi sul posto, pare che i proiettili siano riconducibili ad una pistola calibro 22, un’arma di piccolo calibro e tra le più gettonate sul mercato, anche grazie al suo uso sportivo. La Polizia è anche al lavoro nella ricerca di eventuali telecamere di videosorveglianza installate nella zona: in un periodo con così poca gente tra le strade del litorale, infatti, ogni minima presenza registrate dagli impianti video, potrebbe essere rilevante e utile alle indagini.