‘Pizzicato’ con una donna, a bordo dell’auto di servizio, condannato dipendente del Comune di Trepuzzi


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"Pizzicato" in compagnia di una donna rumena, a bordo dell'auto di servizio, per questi motivi il gup Simona Panzera, al termine del giudizio abbreviato, ha condannato un dipendente del Comune di Trepuzzi a sei mesi di reclusione.
  
L'imputato rispondeva dell'accusa di peculato d'uso. In precedenza, il pubblico ministero Maria Vallefuoco ha invocato la stessa pena. 
  
Invece l'avvocato Viola Messa, legale dell'impiegato, ha chiesto l'assoluzione ritenendo che il danno recato all'ente fosse di lieve entità. La difesa, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro il termine di sessanta giorni), dovrebbe proporre ricorso in Appello.
  
L'incontro "incriminato" si sarebbe verificato la sera del 21 agosto di due anni fa. Il dipendente si trovava alla guida di una Fiat Croma nei pressi della zona cimitero di Brindisi, un'area piuttosto isolata e poco frequentata. Una pattuglia dei carabinieri che si trovava nei paraggi a perlustrare la zona, si avvicinò per accertamenti. Emerse, per l'appunto, che l'auto era intestata al Comune di Trepuzzi. A quel punto, il verbale venne recapitato al responsabile del personale comunale. Le verifiche permisero di accertare che l'impiegato non fosse autorizzato in quella circostanza ad usare l'auto di servizio ed inoltre risultava in ferie.
  
Venne così presentata denuncia presso la stazione dei carabinieri di Trepuzzi. Le indagini condotte dal pubblico ministero Roberta Licci giunsero ad una conclusione: il dipendente aveva fatto "un uso arbitrario del mezzo". Difatti, la Croma era stata prelevata dal deposito comunale. Non solo, poiché dall'esame delle schede carburanti sarebbe emerso che i chilometri effettuati "in eccesso", corrispondevano a quelli della tratta Trepuzzi-Brindisi e ritorno.