Positivo alla cocaina dopo l’incidente perse la vita un suo amico: 23enne patteggia a 2 anni


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Patteggia la pena di 2 anni il giovane accusato di omicidio colposo aggravato dall'uso di sostanze stupefacenti e alcoliche, a seguito dell'incidente stradale in cui perse la vita un suo amico. Il gup Vincenzo Brancato ha accolto l'istanza avanzata dall'avvocato Massimo Gabrieli Tommasi, difensore di Lorenzo Casaluce, 23enne di Cellino San Marco. Il giovane potrà anche beneficiare della sospensione condizionale della pena. Il patteggiamento è stato concordato dal legale con il sostituto procuratore Paola Guglielmi.
  
Casaluce era alla guida della Fiat Panda finita fuori strada sulla strada provinciale 95, Squinzano- Cellino San Marco, il 28 novembre scorso, e all'interno della quale rimase incastrato il corpo senza vita del suo amico e concittadino Alessandro Spedicati. Casaluce fu trovato positivo al test per verificare un’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti e alcool. Nel sangue furono trovate anche tracce di cocaina.
  
Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Paola Guglielmi, il ragazzo avrebbe causato la morte del suo amico per imperizia e imprudenza, nonché inosservanza delle norme sulla sicurezza stradale. Soprattuto, Casaluce guidava in stato di alterazione psicofisica. Inoltre, procedeva ad una velocità eccessiva, considerando la pericolosità della strada.
  
Il 23enne di Cellino San Marco "affrontando una curva a sinistra e perdendo così il controllo del mezzo che fuoriusciva dalla sede stradale sulla destra, rientrava attraversando la carreggiata in obliquo a sinistra e poi invadeva l'area di campagna, collidendo violentemente contro un albero di ulivo". Ad avere la peggio fu l'amico Alessandro Spedicati che subì una grave trauma cranico, con fratture multiple che si rivelarono fatali. Invece, per il conducente dell’autovettura soltanto ferite di poco conto.
 
Sul posto intervenne un’autoambulanza del 118 con a bordo i sanitari che nulla poterono fare. Sul luogo del sinistro, anche i militari dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Squinzano agli ordini del Maresciallo Scarascia.