‘Praga arriviamo’. Archiviata la disavventura, per gli studenti del Capece la gita ricomincia


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«Abbiamo avuto conferma da parte degli organi sanitari che tutti gli studenti interessati al caso di possibile intossicazione alimentare sono ripartiti stamattina alla volta di Praga, meta finale del loro viaggio». È con queste parole che Massimiliano Schiavon, presidente degli albergatori di Jesolo, ha annunciato che l’avventura per i 167 studenti del ‘Capece’ di Maglie può continuare.
 
Il viaggio d’istruzione degli alunni dell’ultimo anno del Liceo di Piazza Aldo Moro era stato bruscamente interrotto in una stazione di servizio veneta, dove i tre pullman su cui viaggiavano gli studenti si sono dovuti fermare a causa dei malori accusati da alcuni di loro. Vomito, diarrea e nausea che hanno ‘costretto’ i sanitari, giunti sul posto a bordo di diverse ambulanze, ad accompagnare i ragazzi negli ospedali più vicini. Almeno una decina quelli più gravi.  
 
«Vorrei porre l’attenzione – continua il Presidente Schiavon – sulla immediata efficienza della macchina operativa che ha gestito l’emergenza, sia dal punto di vista sanitario, sia dal punto di vista logistico. Ieri sera, infatti, gli studenti hanno dormito in un hotel messo appositamente a disposizione per l’occasione, hanno mangiato secondo le prescrizioni mediche, sia ieri sera che stamattina».
 
Ma che cosa ha trasformato una gita in un incubo? Probabilmente un’intossicazione alimentare dato che tutti i viaggiatori, chi più chi meno, hanno accusato fastidi dopo la cena consumata all’interno dell’albergo a quattro stelle di Jesolo dove pernottavano. Insomma, lasagne, carne e patatine che sono state ‘fatali’ ma al momento si tratta di 'ipotesi' che dovranno essere accertate da chi di dovere. 
 
«Ovviamente è nostro interesse andare all’origine del problema che si è palesato continua Massimiliano Schiavon –  e non abbiamo dubbi che la professionalità degli organi sanitari preposti e delle autorità ci darà un riscontro rapido e sicuro. È altrettanto importante sottolineare la dichiarazione del Preside della scuola interessata che ha elogiato l’immediata risposta in termini sanitari e operativi per offrire sostegno alla scolaresca interessata, segno che Jesolo rimane una località sicura e attenta capace di mobilitarsi immediatamente all’insorgere di problematiche così importanti».
 
«Come presidente dell’associazione – si legge nella nota a firma di Schiavon – ho il dovere di ricordare che questi episodi, sebbene molto seri, debbano comunque essere analizzati con lucidità e con rispetto sia per le persone che hanno accusato il malore, sia per gli operatori che lavorano con professionalità sul territorio. Attendiamo ora i responsi delle analisi, augurando ai ragazzi una piena guarigione e un buon proseguimento di viaggio, attendendoli per giovedì prossimo quando ritorneranno dall’estero».
 
Già perché nonostante la disavventura, gli studenti del Capece hanno voluto continuare il loro viaggio alla volta della capitale della Repubblica Ceca pronti a scoprire tutte le bellezze della città.
 
L’Aja continuerà a monitorare questo episodio, mantenendosi in contatto con le autorità sanitarie e locali che stanno proseguendo i controlli. 

Nel frattempo, sono giunte alcune testimonianze da ragazzi e ragazze direttamente coinvolti nell’accaduto, i quali non vedevano l’ora di smentire alcune delle ipotesi che si son sentite dire in giro. "Si è detto che, abbiamo fatto una sosta nelle Marche per pranzare in un autogrill, prima ancora di arrivare a Jesolo, quando invece ognuno di noi aveva portato con sè qualcosa da casa– affermano – una volta finito di cenare nel nostro albergo, siamo usciti, accompagnati dai nostri professori e, ci siamo fermati in un bar, non come si è detto, in una discoteca, e già alcuni di noi stavano poco bene".

Secondo le ipotesi fatte dai ragazzi, l’intossicazione alimentare è stata causata dal cibo consumato nell’albergo dove pernottavano, ma la vicenda purtroppo non è ancora stata risolta del tutto poiché si stanno ancora aspettando i risultati del Nas. Tutto sommato, la gita di quinto è sempre stata un evento da ricordare, e nella cattiva sorte questo Capece ha tenuto alto il suo nome, raggiungendo l’obiettivo di incorniciare questa esperienza con un bel “happy ending”.

di Eleonora Romano