Siamo nella settimana di Ferragosto. Il che significa ferie, sole e mare. In particolare, a Porto Cesareo, si può assistere – come ogni stagione – alla pacifica “invasione” di turisti e vacanzieri, pronti a godere della meravigliosa località balneare salentina. Un posto bellissimo, ma soprattutto affollato. Trovare spazi liberi per trascorrere delle piacevoli giornate al mare appare piuttosto difficile. Occorre, insomma, organizzarsi alcune ore prima. C’è chi però lo avrebbe fatto fin troppo presto. Praticamente, di notte. Giungere a poche ore dal sorgere del sole, quasi all’alba, occupando un ritaglio di spiaggia in cui abbronzarsi la mattina successiva. Una “prenotazione fai-da-te che”, a quanto pare, non sarebbe andata giù alle forze dell’ordine leccesi, tanto da determinare un vero e proprio “blitz”.
Vigili Urbani, Capitaneria di porto e Carabinieri locali sono infatti arrivati nel luogo interessato, ovvero il tratto di arenile compreso tra via Gandhi e via Palmieri, per effettuare il sequestro di ben ottantacinque ombrelloni giudicati, appunto, abusivi. Perché, in teoria, si tratterebbe di occupazione illegale dell’area del demanio pubblico. Un espediente comodo, e forse anche intuitivo, per garantire posti in prima fila, sebbene non a norma. Pare non siano mancati momenti di protesta al momento dei controlli. Può anche essere che i bagnanti “notturni” nemmeno fossero a conoscenza di compiere tale violazione. Magari – anzi, sicuramente – la maggior parte di loro avrà agito in buona fede. Il codice della navigazione parla chiaro: all'imbrunire occorre sgmberare le attrezzature da spiaggia.
Verifiche che, nei prossimi giorni, proseguiranno ancora.
Del resto, nell’incantevole Marina che ospita vip e forestieri – specie esteri – quest’anno si registra un incremento notevole di afflussi, considerando il forte vento di tramontana che sta svantaggiando l’intero territorio adriatico.
Il fenomeno è esteso e sulla vicenda si esprime il consigliere comunale di Nardò, Lorenzo Siciliano. "La vicenda degli ombrelloni lasciati piantati sulla spiaggia pubblica come segnaposto per il giorno dopo rappresenta una vergogna senza precedenti. Appropriarsi di un pezzo di spiaggia, negando la possibilità ad altre persone di poter fruire di un bene comune rappresenta non solo un reato, ma una "biglietto da visita" pessimo per la nostra costa. Per tutto questo, stamattina, in qualità di Consigliere comunale della Città di Nardò, ho inviato una segnalazione alla Guardia Costiera di Gallipoli e al Comando della Polizia Municipale di Nardò per chiedere ad entrambe le forze, ognuna per la propria competenza, di far sì che il fenomeno degli ombrelloni permanenti venga radicalmente debellato attraverso una costante vigilanza delle spiagge di S. Isidoro, Frascone, Torre Squillace e Santa Maria al Bagno". Non solo Porto Cesareo, quindi. Tali spiagge, prosegue Siciliano "come anche è stato denunciato da diverse decine di cittadini, nei giorni scorsi sono state letteralmente invase da ombrelloni e sdraio 24 ore su 24 a servizio di intere famiglie che pensavano, e continuano a pensare evidentemente, che spiaggia e mare siano beni privati ad uso e consumo di chi arriva prima a piantare un ombrellone."