Morì a 32anni nell’incendio del negozio ‘Sogni’, reati prescritti in Appello per i due imputati


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La Corte di Appello dichiara prescritti i reati a carico dei due imputati, al termine del processo di secondo grado sull’incendio al negozio ‘Sogni’ in cui rimase vittima un 32enne leccese.

I giudici (Presidente Vincenzo Scardia) ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di: Giampiero Schipa, 55enne di Lecce, ex proprietario dell’esercizio commerciale (5 anni e 5 mesi in primo grado) e Gennaro De Angelis, 69enne di Taranto (4 anni e 4 mesi). Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti e Amilcare Tana. I due imputati rispondevano del reato di frode assicurativa, incendio doloso e morte come conseguenza di altro.

La Corte d’Appello ha invece confermato le provvisionali e i risarcimenti (in separata sede) in favore degli esercizi commerciali e studi professionali, danneggiati dall’esplosione. Le parti civili sono assistite dagli avvocati Massimo Manfreda, Michele Palazzo, Carlo Sariconi, Filippo Orlando, Cosimo Ruppi, Cristian Gnoni, Giuseppe Gravili.

La sentenza di primo grado venne emessa dal giudice monocratico Maddalena Torelli che assolse “per non aver commesso il fatto”, Maria Speranza Bianco, 45enne di Surbo, difesa dall’avvocato Cosimo Rampino. Nell’udienza preliminare innanzi al gup Giovanni Gallo, vennero invece prosciolti dall’accusa di disastro doloso.

Durante, il processo è stato anche ascoltato il “pentito” Gioele Greco. Il collaboratore di giustizia, sentito in videoconferenza, ha chiarito alcune circostanze sull’esplosione che nell’estate di sei anni fa, distrusse il negozio ‘Sogni’ e in cui rimase vittima Michele De Matteis, 32enne leccese. Difatti, quel giorno qualcosa andò storta al momento dell’esplosione e De Matteis perse la vita. Infilatosi in un’intercapedine, nello scantinato sottostante al locale, il 32enne leccese morì carbonizzato. ll 30enne leccese Gioele Greco ha confermato quanto dichiarato nel verbale dell’interrogatorio del 9 luglio 2015 relativo all’inchiesta “Eclissi”, raccontando importanti retroscena. L’attentato doveva essere compiuto da Greco, ma poi fu realizzato direttamente dal suo amico Michele De Matteis. Greco racconta che De Matteis «mi chiese di incendiare il negozio “Sogni” perché il suo amico Giampiero Schipa era intenzionato a incassare l’indennizzo assicurativo. Ero ancora in attesa dell’indicazione di Michele per poter eseguire l’incendio quando un mattino mi chiamò…  per avvisarmi che avevano trovato il cadavere di un certo Michele in Piazza Mazzini sepolto sotto le macerie del negozio “Sogni”».

Le indagini hanno accertato che gli imputati avrebbero agito per intascare il premio assicurativo. De Angelis aveva bisogno di soldi per saldare il debito contratto proprio con Schipa.