Presunta truffa ai danni di una società torinese, indagati due consulenti finanziari salentini


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Avrebbero ricevuto da una società torinese 80mila euro sul proprio conto corrente, con la falsa promessa di un finanziamento della Banca Popolare Pugliese.
 
Due broker del Basso Salento, L. L. e la sorella  S.L., rispettivamente 38 e 34 anni, titolari di uno studio di consulenza finanziario-assicurativa con sede a Lecce, sono iscritti nel registro degli indagati. Entrambi rispondono dall'accusa di truffa in concorso, con l'aggravante del  danno patrimoniale di rilevante gravità. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Paola Guglielmi e condotta dagli uomini della sezione di Polizia Giudiziaria della Gdf, guidati dal colonnello Francesco Mazzotta. Contestualmente, su richiesta del pm, il gip Vincenzo Brancato ha disposto il sequestro della somma versata, attraverso bonifico bancario sul conto corrente del consulente.
 
A dare avvio agli accertamenti, la denuncia del legale rappresentante di una società di costruzioni  piemontese. Secondo il querelante, i due consulenti finanziari salentini avrebbero raggirato l'azienda, rassicurandoli sulla possibilità di ottenere un prestito di 2 milioni di euro dalla Bpp. I presunti truffatori avrebbero convinto l'azienda torinese a sottoscrivere una fideiussione di 80 mila euro, per favorire la buona riuscita dell'operazione. Come li avrebbero indotti a versare una somma così rilevante? Utilizzando alcuni moduli ad uso esclusivo della Banca Popolare Pugliese (a garanzia della serietà dell'accordo preso), per mezzo dei quali sarebbe stata firmata l'informativa sui dati personali della vittima del raggiro. Successivamente, i due broker avrebbero fissato un incontro tra i vertici della banca e quelli della società piemontese. Durante la riunione, sarebbe emersa l'inesistenza della delibera di finanziamento a favore della impresa di costruzioni torinese.