Presunto voto di scambio in favore del figlio: sotto processo ex Sindaco di Novoli


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Finisce sotto processo, l’ex sindaco di Novoli Fiorino Greco accusato di avere esercitato pressioni sugli elettori per indirizzare il voto al figlio.
Il gip Giovanni Gallo ha emesso il decreto di giudizio immediato, fissando la data d’inizio del processo per il prossimo 5 febbraio innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale.
Dunque, su volontà dell’imputato, non si è celebrata l’udienza preliminare. Era stato, Il 66enne di Novoli, attraverso i propri difensori, gli avvocati Francesco Fasano e Luigi Covella, a chiedere di andare direttamente a processo, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura. I due legali hanno presentato istanza di giudizio immediato nella cancelleria del giudice.

La difesa

Fiorino Greco fu anche ascoltato in Procura nei mesi scorsi dagli uomini di Polizia Giudiziaria, respingendo ogni addebito. I legali dell’ex sindaco di Novoli hanno anche presentato una corposa memoria difensiva che contiene una lista di 11 testimoni che però non sono stati ascoltati dal pubblico ministero. I legali di Greco hanno optato per la richiesta di giudizio immediato, al fine di andare direttamente a dibattimento e dimostrare l’estraneità del proprio assistito ai fatti contestatigli. In quella sede, i difensori chiederanno l’ascolto di quei testi, ritenuti determinanti per dimostrare l’innocenza di Greco.

L’accusa

Secondo l’ipotesi accusatoria, l’ex Sindaco di Novoli e attuale consigliere comunale di maggioranza a Lecce avrebbe esercitato pressioni sugli elettori per indirizzare il voto al figlio, sfruttando il proprio ruolo di componente della commissione invalidi civili della Asl. Il 65enne di Novoli risponde delle ipotesi di reato di voto di scambio, istigazione alla corruzione, concussione. L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Antonio De Donno e dal sostituto procuratore Roberta Licci ha fatto luce sulle presunte indebite ingerenze del medico fisiatra e politico novolese, per “aiutare” il figlio Gianmaria, vice sindaco e candidato alle elezioni amministrative del 31 maggio del 2015 ( questi divenne primo cittadino di Novoli ).

L’inchiesta sul padre si intreccia con quella relativa alle intimidazioni rivolte al figlio nel novembre scorso. Egli fu destinatario di una busta contenente tre proiettili, un portachiavi a forma di bara e una lettera.Quest’ultima riportava una serie di accuse relative al presunto clientelismo esercitato da Fiorino Greco.

Riguardo al ruolo assunto da Fiorino Greco per favorire il figlio Gianmaria alle elezioni, le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Novoli avrebbero ricostruito alcuni specifici episodi, da cui era possibile estrapolare un chiaro messaggio a determinati elettori: votare il figlio per evitare la revoca dei benefici o delle pensioni d’invalidità. Il fisiatra avrebbe sottolineato il proprio ruolo all’interno della Commissione per influenzare gli elettori. Nel corso di una telefonata con il figlio di una signora invalida, il 65enne di Novoli si sarebbe impegnato per l’assegnazione di una sedia a rotelle. La promessa si sarebbe concretizzata, poiché la relativa pratica andò in porto ( Greco risponde dunque anche dell’ipotesi di reato di concussione). Infine, il politico novolese avrebbe esercitato pressioni su un elettore schierato con l’altro candidato, perché votasse il figlio. In caso contrario, gli avrebbe fatto revocare la pensione.