Scambio di favori per ottenere l’annullamento delle multe? Al via il processo con 22 imputati


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Al via il processo con ventidue imputati, tra cui compaiono politici, come Antonio Finamore, ex consigliere comunale e Luca Pasqualini, ex assessore comunale alla Mobilità, ma anche vigili urbani e automobilisti. Le accuse fanno riferimento alla maxi inchiesta su di un presunto sistema illecito per ottenere l’annullamento di circa 500 multe e gli accessi nelle zone a traffico limitato a Lecce. E si parla di biglietti per spettacoli teatrali e giostre, addobbi per matrimoni e servizi di trasloco, anche per rafforzare il consenso elettorale di alcuni politici locali.

Nell’udienza di oggi, davanti ai giudici della seconda sezione collegiale (presidente Bianca Todaro) sono state affrontate alcune questioni preliminari. In particolare, i legali chiedevano l’esclusione dal processo come parte civile (si era costituita nell’udienza preliminare) di Luigianna Vizzi, nelle vesti di responsabile dell’Ufficio verbali, all’epoca dei fatti. La vigilessa denunciò le presunte condotte illecite, rivolgendosi al comandante Donato Zacheo. Quest’ultimo, così come il Comune di Lecce (assieme alla Vizzi, comparivano nella richiesta di rinvio a giudizio come “persone offese”) hanno scelto di non costituirsi parte civile.

I giudici hanno sciolto oggi le riserve, rigettando l’eccezione della difesa e ammettendo la Vizzi come parte civile. Il processo entrerà nel vivo nella prossima udienza del 10 dicembre.

Va detto che nel maggio scorso, il gup Anna Paola Capano, al termine dell’udienza preliminare con 30 imputati, accogliendo l’istanza dei pm Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci, ha rinviato a giudizio 22 persone, tra le quali, oltre a Finamore e Pasqualini, anche Carlo Corvino, di Lecce e Piervitale Frassanito, di Diso, all’epoca dei fatti, rispettivamente, dipendente della Polizia locale e maresciallo della Polizia provinciale di Lecce. E ancora, le vigilesse Loredana Valletta, e Luisa Fracasso, entrambe leccesi.

Non solo, anche Francesco D’Elia, di Veglie, nelle vesti di funzionario dell’Agenzia delle Entrate.

Altri otto imputati, con una posizione marginale nell’inchiesta, hanno patteggiato la pena per chiudere i propri conti con la giustizia.

Gli imputati rispondono a vario  titolo di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, falso e soppressione di atti pubblici.

In base all’ipotesi accusatoria, Pasqualini era il promotore e l’organizzatore del gruppo, mentre Finamore rivestiva il ruolo di organizzatore insieme alla convivente Luisa Fracasso ed alla Valletta. Invece, Corvino è considerato “partecipe dell’associazione” insieme a Frassanito. Tra gli imputati  anche i soggetti che avrebbero ottenuto in maniera illecita l’annullamento dei verbali.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Massimiliano Petrachi, Giuseppe Corleto, Amilcare Tana, Luigi Covella, Roberto e Luigi Rella, Luigi Corvaglia, Ivana Quarta, Stefano De Francesco, Riccardo Giannuzzi, Roberto Pascariello, Ladislao Massari, Mario Coppola, Antonio Savoia.