“Spillava” denaro a persone anziane, presentandosi in casa. Nuovo processo per una 43enne di Galatina


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Dovrà affrontare un nuovo processo, la 43enne di Galatina, Sonia Mighali.

In mattinata, dinanzi al gup Simona Panzera, attraverso il suo legale, l’avvocato Roberto Gervasi, ha chiesto e ottenuto di essere giudicata con il rito abbreviato. Il processo è stato fissato per 9 febbraio. La Mighali risponde di truffa e furto con strappo aggravato ed evasione dagli arresti domiciliari.

Secondo l’accusa, il 28 novembre dello scorso anno, la donna che si trovava ai domiciliari, si sarebbe presentata presso l’abitazione di un 90enne a Galatina e con la scusa di essere un’amica della figlia, gli avrebbe chiesto 10euro e appena l’anziano le stava per dare la somma, gli avrebbe sottratto anche una banconota di 20 euro e sarebbe fuggita via.

Lo stesso copione sarebbe stato messo in atto, un mese dopo, in casa di un’altra anziana.

Si sarebbe presentata in casa di una 76enne, dicendo di lavorare presso un bar vicino e di essere rimasta in panne con la macchina. Chiedeva, quindi, di poter riempire una tanica di carburante e si faceva dare 20 euro. Mentre riceveva la banconota, si sarebbe impossessata di altri 10 euro, che l’anziana donna conservava nel portamonete.

Infine, il 17 dicembre del 2020, la Mighali, avrebbe truffato un 75enne, dicendo di essere la moglie di un commerciante della zona. Riferiva, allora, di avere bisogno di acquistare carburante per poter accompagnare il figlio in macchina ad una recita presso un istituto religioso. E dicendo di conoscere sua figlia chiedeva di entrare a casa e si faceva consegnare 40euro.

La 43enne di Galatina, Sonia Mighali, è stata condannata l’anno scorso alla pena di 2 anni e 2 mesi per furto aggravato dal gup Giovanni Gallo, al termine del rito abbreviato. Era accusata di avances a sfondo sessuale verso anziani, per ottenere somme di denaro.