Finisce sotto processo Paride Mazzotta, consigliere regionale di Forza Italia, coinvolto nell’inchiesta su una presunta frode carosello ed una serie di reati fiscali, assieme ad altre 15 persone. Nella giornata odierna, al termine dell’udienza preliminare, il gup Alessandra Sermarini ha rinviato a giudizio anche il padre Giancarlo Mazzotta, 52 anni, imprenditore ed ex sindaco di Carmiano. E ancora i figli di quest’ultimo Hermes 27 anni e Greta, 30 anni, e Pierluigi Mazzotta, 54enne, fratello di Giancarlo.
Sono stati rinviati a giudizio anche Tony Giordano, 35 anni di Carmiano; Niceta Camassa, 40enne di Melendugno; Pierpaolo Calabrese, 53enne di Campi Salentina; Francesco Petito, 64 anni di Veglie; Antonio Perrotta, 38enne di Martano; Pantaleo Perrotta, 61 anni di Martano; Antonio Quarta, 66enne di Carmiano; Luciana Quarta, 58enne originaria di Carmiano ma residente in provincia di Chieti; Valerio Conversano, 69enne di Carmiano; Dario Russo, 51 anni di Nardò; Daniele De Leo, 55 anni di Lecce. Sono finite sul banco degli imputati anche sei società: Europa Costruzioni srl, la cui attività sarebbe stata quella di costruire edifici residenziali; la Qt Service srl, operativa nell’allestimento di sale e noleggio di attrezzature; la Pgh Barone di Mare srl, impegnata nell’attività alberghiera e di villaggi turistici nella zona di Torre dell’Orso, e la società socia Pgh Hotel&Resort; la Madigest Hotel&Resort srl attiva nell’allestimento di strutture turistiche e alberghiere, e la Tiemme Vacanze, che gestisce case e appartamenti per vacanze.
In una scorsa udienza, il pm Donatina Buffelli aveva discusso in aula nel corso dell’udienza preliminare, chiedendo il rinvio a giudizio per tutti gli imputati.
Gli imputati dovranno presentarsi il 6 luglio del 2023 dinanzi ai giudice monocratico Edoardo D’Ambrosio per la prima udienza processo e potranno dimostrare l’estraneità alle accuse durante il dibattimento. Sono assistiti dagli avvocati: Stefano De Francesco, Paolo Spalluto, Andrea Sambati, Luigi Covella, Giuseppe Romano, Francesco Spagnolo, Maurizio My, Dimitry Conte, Francesco Vergine, Saverio Sticchi Damiani, Massimo Manfreda, Antonio Savoia, Giuliano Fina, Claudio Di Candia, Enrico Cimmino, Roberto Eustachio Sisto, Pantaleo Cannoletta.
A margine dell’udienza preliminare, i legali esprimono alcune perplessità. In particolare, non ci sarebbe stato il contraddittorio delle parti in aula per la formazione del fascicolo per il dibattimento.
Intanto, nella giornata di oggi, sempre dinanzi al gup Sermarini, si è chiuso il processo con giudizio abbreviato per altre due persone. Si tratta di: Giovanni Bassi, 49 anni, di Borgagne (avvocato Giovanni Colomba) e Francesco Palumbo, 42enne, di Monteroni (avvocato Antonio Luceri) che sono stati condannati ad 1 anno ciascuno con pena sospesa.
Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di: evasione fiscale (sarebbe avvenuta tra il 2017 ed il 2020), truffa, autoriciclaggio, turbata liceità degli incanti. Numerosi gli episodi di evasione fiscale ipotizzati dal pm. Si parla di oltre 9 milioni di euro, tra il 2017 e il 2018 riconducibili alla sola Pgh Barone di Mare tramite la Europa Costruzioni, considerata la classica società «cartiera» che avrebbe documentato spese di gran lunga superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del villaggio Barone di Mare. Si tratterebbe di spese gonfiate tali da ottenere l’importo massimo previsto dal bando della Regione Puglia per gli aiuti alle grandi imprese (viene contestata la truffa). Paride e Giancarlo Mazzotta sono accusati anche di turbata libertà degli incanti. La vicenda è quella dell’asta pubblica per l’acquisto del complesso aziendale destinato ad albergo a Torre dell’Orso, oggetto di una procedura esecutiva: un milione e 300mila euro il prezzo d’acquisto in parte versato dai Mazzotta, secondo la Procura, con il pagamento di fatture per operazioni inesistenti emesse dalla Europa Costruzioni.
Intanto, la Regione Puglia si è già costituita di parte civile con l’avvocato Daniela Limongelli.