Udienza preliminare per Luigi Pepe e due Presidenti dell’Ordine dei Medici, Mauro Minelli parte civile


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Al via, l’udienza preliminare relativa all’inchiesta bis a carico dell’ex Presidente dell’Ordine Medici di Lecce,  Luigi Pepe.

Dinanzi al gup Vincenzo Brancato, Mauro Minelli, 60enne ex responsabile dal Centro Imid di Campi Salentina, si è costituito parte civile con gli avvocati Giuseppe Terragno e Anna Centonze. Non solo, nei confronti del 71enne di Surano, ma anche di Amedeo Bianco, 69 anni originario di Napoli ma residente a Torino e Roberta Chiersevani, 70 anni nata a Trieste, con residenza a Gorizia, in qualità di Presidenti, succedutisi all’epoca dei fatti, della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCO).

I tre imputati rispondono dellaccusa di abuso dufficio. Nella prossima udienza fissata per il 21 settembre (i legali degli imputati hanno chiesto un rinvio per esaminare una “memoria” dell’avvocato Terragno), discuteranno il pubblico ministero e gli avvocati difensori. Successivamente il giudice deciderà se mandare a processo gli imputati o proscioglierli dall’accusa.

I fatti

Nei mesi scorsi, la Procura ha chiuso un secondo filone dell’inchiesta sui presunti soprusi esercitati da Pepe nei riguardi di Mauro Minelli. Il 71enne di Surano, secondo la Procura, avrebbe ostacolato la rinuncia di Minelli all’iscrizione dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Lecce e la successiva iscrizione presso quello di Potenza. Il pm Guglielmi ritiene, infatti, che Pepe avrebbe “falsamente rappresentato alla ‘FNOMCO’ che non vi erano i presupposti legittimanti di legge”. Nei confronti di Minelli, secondo quanto sostenuto da Pepe, era in corso un procedimento disciplinare, avviato attraverso “convocazione dell’iscritto presso l’ordine per essere audito”, precedente la richiesta di rinuncia all’iscrizione all’Albo di Lecce.

In base agli accertamenti condotti dagli uomini di polizia giudiziaria con distaccamento in Procura, tale documento si rivelava inesistente e sarebbe servito a Pepe, afferma il pm, soltanto “al fine di assicurarsi l’impunità sul piano disciplinare, in relazione a tutte le condotte vessatorie sulle quali la Federazione si sarebbe dovuta pronunciare, su istanza del Minelli, che aveva altresì trasmesso l’avviso di conclusione delle indagini a carico del detto Pepe”.

Invece, gli altri due imputatidi questa seconda inchiesta, ovvero i Presidenti del FNOMCO Amedeo Bianco e Roberta Chiersevani, avrebbero secondo il pm Guglielmi “omesso di attivare il proprio potere disciplinare nei confronti di Luigi Pepe”. In che modo? Secondo la Procura leccese, “avallando la falsa prospettazione di quest’ultimo, presso il Ministero della Salute e l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Potenza”.

L’altro processo

Sempre nella mattinata di oggi, dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale, è proseguito l’altro processo a carico dell’ex Presidente dell’Ordine dei Medici. Pepe deve difendersi dall’accusa di presunte pressioni sul Centro Imid di Campi Salentina e il suo dirigente Mauro Minelli, al fine di “costringerlo” a dimettersi. Oggi acquisite alcune dichiarazioni di testimoni  e il processo è stato aggiornato al mese di ottobre prossimo. Inoltre, durante l’udienza odierna, Lugi Pepe ha accusato un lieve malore ed è stato necessario l’intervento di un’ambulanza, nonché l’interruzione dell’udienza. Subito dopo, il processo è proseguito e sono state acquisite alcune dichiarazioni di importanti testimoni  e il dibattimento è stato aggiornato al mese di ottobre.

Luigi Pepe è assitito dagli avvocati Luigi Covella e Mariangela Pepe.