Processo “Favori e giustizia”: ascoltati i primi testimoni della difesa


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Al via l’ascolto dei testi della difesa, nel processo “Favori e giustizia” sui presunti illeciti commessi dal pm Emilio Arnesano, gli “amici medici” e alcuni avvocati, prima degli arresti del dicembre scorso.

Dinanzi ai giudici in composizione colegiale di Potenza, nella giornata di ieri, è stato sentito l’ingegnere nautico Massimo Congedo, interpellato sull’effettivo valore della barca che, secondo l’accusa, il Dirigente Medico Carlo Siciliano avrebbe venduto al magistrato ad un prezzo di favore, in cambio di aiuti giudiziari.

Secondo la ricostruzione della guardia di finanza, il pm Arnesano pagò la barca 28mila anziché 45mila euro (il suo effettivo valore). Gli avvocati di Siciliano, Amilcare Tana e Nicola Buccico hanno, invece, depositato una relazione redatta dal suddetto ingegnere, da cui emergerebbe che il valore reale fosse di 25 mila e 829 euro.

Sono stati poi sentiti, come testi della difesa, altri due componenti della commissione d’esame da avvocato. Il sostituto procuratore generale Nicola d’Amato e la professoressa Susanna Cafaro.

Entrambi hanno negato di avere ricevuto sollecitazioni da parte del legale Mario Ciardo, per “raccomandare” l’aspirante avvocatessa Federica Nestola dopo l’intermediazione del pm Emilio Arnesano.

Inoltre, sono stati ascoltati alcuni medici in qualità di testimoni della difesa, per far luce sulla vicenda della famosa “battuta di caccia al daino” nella riserva di Pietrapertosa in Basilicata.

Secondo quanto affermato da loro in aula, si sarebbe trattato di un pranzo già organizzato, prima del sequestro della piscina di Giorgio Trianni. Dunque, lo scopo non sarebbe stato quello di convincere il pm Arnesano a “pilotare” la vicenda giudiziaria.

Infine, gli avvocati Luigi Covella e Luigi Corvaglia hanno invocato nuovamente la revoca della misura dei domiciliari per il pm Emilio Arnesano. In merito all’istanza, il pm Gloria Piccininni dovrà anzitutto esprimere il proprio parere (non vincolante). Successivamente, i giudici in composizione colegiale scioglieranno le riserve.