Avrebbero sequestrato e maltrattato una 27enne affetta da deficit, avvocatessa e compagno a processo


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Avrebbero sequestrato e maltrattato una 27enne affetta da deficit, con la complicità di altre tre persone. Il gup Michele Toriello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Gabriella Cassano, avvocato 47enne di Lecce ed il compagno, Fabio Degli Angeli, 47enne di Carmiano.

Sono finiti sotto processo anche Domenico Della Porta, psicologo 42enne di Carmiano (cugino della Cassano); Cosimo Visconti, pensionato 73enne di Carmiano e Cosimo Filieri, contadino 61enne di Veglie. Dovranno presentarsi il 6 giugno prossimo dinanzi al giudice monocratico Stefano Sernia per l’inizio del processo.

Gabriella Cassano e Fabio Degli Angeli sono difesi rispettivamente dai legali Luigi Piccinni e Salvatore De Mitri. Gli altri tre imputati sono assistiti dagli avvocati Romeo Russo e Letizia Garrisi.

Rispondono, a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di sottrazione, abbandono e circonvenzione d’incapace, sequestro di persona e tentata estorsione.

Il padre della ragazza affetta da deficit si è costituito parte civile con l’avvocato Arturo Balzani. Invece, è stata nominata come amministratrice di sostegno e curatrice speciale della presunta vittima l’avvocatessa Maria Grazia Sodano, a sua volta assistita dall’avvocato Maurizio Sanasi.

Su questo punto, i legali degli imputati hanno sollevato un’obiezione, ritenendo la 27enne “capace di autodeterminazione” e dunque non affetta da uno specifico deficit (come emergerebbe dalla perizia del dr. Domenico Suma). Il giudice ha però rigettato la richiesta per una questione di natura tecnica. L’istanza verra ribadita dalla difesa durante il dibattimento.

L’inchiesta

Secondo il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci, titolare dell’inchiesta, l’avvocatessa ed il suo partner avrebbero prelevato la 27enne, affetta da diverse patologie, dal reparto di psichiatria dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dov’era ricoverata.

Sarebbe stata la Cassano a “nascondere” la ragazza con una giacca per accompagnarla nel parcheggio del nosocomio salentino, dove ad attenderle c’era il compagno e il 73enne di Carmiano, al volante di un’auto con cui hanno raggiunto un’abitazione di Marittima, dove l’avrebbero abbandonata per giorni, ben consapevoli che era incapace di provvedere a se stessa.

All’avvocatessa è contestata anche la tentata estorsione per aver chiesto al padre della 27enne una ingente somma di denaro come ‘parcella’ per i servizi legali resi. Lo avrebbe anche minacciato prospettandogli un aut-aut: se non avesse ottenuto il denaro richiesto gli “avrebbe fatto pignorare la casa” o peggio “lo avrebbe fatto finire in prigione per cinque anni”.

La Cassano e Degli Angeli vennero arrestati il 30 maggio scorso. Durante l’interrogatorio di garanzia hanno entrambi fermamente respinto le accuse. I due sono tornati in libertà nel mese di novembre. Il gip Alcide Maritati, su istanza della difesa, ha sostituito la misura dei domiciliari con quella del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima (come gli altri tre indagati).

Nei mesi scorsi, invece, la 27enne è stata ascoltata nell’ambito dell’incidente probatorio.