Spianamento della falesia e scalinata a picco sul mare? Committente dei lavori e due dirigenti comunali a processo


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Le indagini condotte dagli uomini del Comando di Guardia Costiera di Otranto si sono avvalse di una consulenza geo-morfologica su area interessata da crolli in località Grotta Monaca.

Due tecnici comunali e la proprietaria del terreno dove sorge l’immobile finiscono sotto processo per una serie di presunte irregolarità negli interventi edilizi.

Il gup Giulia Proto, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Emanuele Maria Maggiulli, 55enne di Muro Leccese, Dirigente tecnico dell’Ufficio Tecnico del Comune di Otranto; Giuseppe Tondo, 68enne di Otranto, Dirigente dell’Ufficio Ambiente; Filomena Wanda De Vito, 60 anni di Otranto, in qualità di proprietaria del terreno dove sorge l’immobile destinato a deposito rurale e di committente dei lavori.

I tre imputati dovranno presentarsi il 3 maggio prossimo davanti ai giudici della seconda sezione collegiale, per la prima udienza. Tondo e Maggiulli rispondono dell’accusa di abuso d’ufficio. De Vito, invece, di abusivismo edilizio.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mauro Finocchito, Antonio Quinto e Antonio Amato che potranno dimostrare l’estraneità alle accuse durante il dibattimento.

Secondo il pm Alessandro Prontera, i primi di gennaio del 2019, la proprietaria avrebbe effettuato una serie di interventi edilizi in località Cerra ad Otranto, consistenti in una recinzione con muro a secco e una staccionata in legno, posti a delimitazione della porzione di area demaniale marittima. Non solo, anche una scalinata di accesso al mare, previo la spianamento della zona di costiera rocciosa alta sul mare, la cosiddetta falesia.

Ciò sarebbe avvenuto in assenza del permesso di costruire e del nulla osta della Autorità preposte alla tutela dei vincoli. Secondo il pm, tali interventi avrebbero causato “una insanabile trasformazione della fascia costiera”.

Il dirigente comunale Emanuele Tondo, invece, avrebbe rilasciato una autorizzazione paesaggistica in sanatoria, nonostante la Sovrintendenza si fosse già già espressa per la non sanabilità dell’abuso.

L’altro dirigente Maggiulli, invece, in concorso con Tondo, rilasciava il permesso di costruire in sanatoria, riguardante il cambio di ubicazione ed ampliamento di un fabbricato ad uso deposito.

Le indagini condotte dagli uomini del Comando di Guardia Costiera di Otranto si sono avvalse di una consulenza geo-morfologica su area interessata da crolli in località Grotta Monaca-San Pietro Canali.