Rappresentano un territorio che proprio non vuole rassegnarsi alla realizzazione del gasdotto da parte della Trans Adriatic Pipeline. Gli attivisti non stanno fermi e proseguono nelle azioni di protesta, manifestando prima a Melendugno, poi a Lecce e ieri a San Foca.
Sabato sera a San Foca
Così nella serata di sabato intorno alle 18.30, un centinaio di persone aderenti al Movimento No Tap, dopo una riunione organizzata presso i giardini pubblici di Melendugno, si sono spostati in via Europa a San Foca. Qui i manifestanti si sono riuniti in corteo – del quale le Forze dell’Ordine riferiscono di non aver avuto preavviso così come previsto dalla legge – ed hanno percorso a piedi la Strada Provinciale 145, in direzione Melendugno.
L’arteria è stata momentaneamente occupata al suono degli slogan contro il progetto de gasdotto.
La protesta davanti al cantiere
Il serpente di persone si è poi fermato nei pressi di via San Niceta, una delle due arterie da cui si accede ai cantieri, avendo una battuta d’arresto per la presenza delle Forze dell’Ordine.
Sul posto i manifestanti hanno proseguito con gli slogan prima di tornare al punto di partenza. In base a quanto fanno sapere gli organi di Polizia, una cinquantina di dimostranti, dopo aver proseguito per via Puglia, sono giunti in prossimità della zona interdetta all’accesso di persone estranee ai lavori, sito illuminato da una torre faro. Gli stessi pare si siano impossessati della chiave di accensione del gruppo generatore di corrente elettrica, spegnendolo. Dodopodiché gli autori del gesto si sarebbero allontanati.
Domenica sera di nuovo a Lecce
I dimostranti hanno poi proseguito nelle attività di manifestazione del dissenso verso l’opera di TAP anche per le vie del Capoluogo salentino nella serata di domenica. Gli amanti della passeggiata domenicale hanno quindi assistito al corteo messo in atto dai No Tap che si è snodato lungo viale XXV Luglio.
Si legge sul profilo Facebook del Movimento No Tap “Siamo a Lecce perché TAP non è un problema solo di Melendugno, non solo dell’Italia, ma è un problema socio-ambientale internazionale. Siamo a Lecce affinchè i leccesi tutti non subiscano ciò che sta accadendo a San Foca e Melendugno, perché, se il TAP verrà realizzato, nulla impedirà a SNAM di compiere lo stessa devastazione, con la stessa violenza, bypassando comuni e regione come già accaduto, calpestando la costituzione e dimenticandosi delle basi della democrazia”.