Conferma le accuse davanti al giudice, la ragazza di Nardò, vittima di un presunto stupro per mano di un giovane idruntino, arrestato alla fine di ottobre.
Nelle scorse ore, si è svolto l’incidente probatorio (permette di “cristallizzare” le accuse in vista di un eventuale processo) presso il Tribunale dei Minorenni, alla presenza del pm Maria Rosaria Micucci, titolare dell’indagine. La 16enne, attraverso l’ascolto protetto, ha ricostruito quanto accaduto nell’agosto scorso, quando a suo dire, sarebbe stata violentata da un 22enne conosciuto su “Instagram”.
Ora le dichiarazioni della presunta vittima dovranno essere vagliate da una psicologa, al fine di verificarne l’attendibilità.
Il giovane finito in manette con l’accusa di «violenza sessuale aggravata» è assistito dall’avvocato Ubaldo Macrì.
Invece, i familiari della ragazza di Nardò sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Bonsegna.
Le indagini
L’operazione investigativa è stata condotta dai carabinieri della stazione di Nardò, guidati dal comandante Vito De Giorgi.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima, attraverso i suoi familiari a cui ha confidato le violenze subite.
I reati sarebbero stati commessi a partire dall’ultimo scorcio del 2018 e fino al mese di agosto scorso. Secondo l’accusa, il 22enne avrebbe stuprato la ragazza in macchina. I due si sarebbero conosciuti precedentemente tramite il social network “Instagram”. In seguito, si sarebbero dati appuntamento a Nardò. Il ragazzo avrebbe, però, approfittato della situazione, arrivando a violentare la minore. Quest’ultima, dopo l’accaduto, ha dovuto fare ricorso alle cure mediche.
Non solo, poiché il 22enne, successivamente, avrebbe anche adescato un’amica della presunta vittima, sui social network. E infine, è accusato di avere offeso, sempre attraverso i social, un’altra conoscente della ragazzina.
Il 22 ottobre scorso, il giovane di Otranto è finito in manette e condotto ai domiciliari, a seguito di ordinanza del gip Edoardo D’Ambrosio.
L’interrogatorio
Nell’interrogatorio di garanzia, il 22enne si è difeso dalle accuse, ricostruendo la propria versione dell’accaduto. Un racconto simile a quello della ragazzina, almeno fino ad un certo punto, il più importante.
Il 22enne ha confermato di aver conosciuto la studentessa su Instagram. I due hanno cominciato a scriversi, fino a darsi appuntamento a Nardò. A questo punto, il racconto dei due protagonisti di quella sera d’estate ha preso strade diverse. “Sono stata violentata” ha confidato la 16enne ai genitori (e poi ai Carabinieri). “Il rapporto in macchina era consenziente” ha replicato il ragazzo.
Lo dimostrerebbe, a suo dire, il fatto che i due si sarebbero nuovamente sentiti, anche dopo l’incontro a Nardò.
Il giovane ha, infine, confermato di avere avuto contatti con altre due ragazze. Pur ammettendo di aver scritto alcune frasi offensive su Instagram nei loro riguardi ha sostenuto di non averle mai adescate.