Minacce e ricatti a due sindacalisti: per ex direttore generale di Unisalento reato prescitto in Appello


Condividi su

Era accusato di avere minacciato due sindacalisti e per l’ex direttore generale dell’Università del Salento Emilio Miccolis arrivò la sentenza in primo grado. Adesso, la Corte di Appello (Presidente Vincenzo Scarida) ha dovuto prendere atto, però, dell’intervenuta prescizione del reato di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.

Ma il processo non è ancora chiuso. Nel frattempo, infatti, si attende di capire l’orientamento della Consulta, sulla spinosa questione dei risarcimenti per le parti civili (stabilita in primo grado). Già nel corso di un altro processo, infatti, la Corte d’Appello, con apposita ordinanza, si rivolse alla Consulta per verificare una questione di legittimità costituzionale. Devono essere i giudici di Appello del Tribunale penale a decidere sulle statuizioni civili nel caso in cui il reato risulti prescritto? La prossima udienza è stata fissata nel mese di novembre del 2021.

Nella giornata di ieri, il sostituto procuratore generale Maria Cristina Rizzo ha chiesto la conferma della condanna di primo grado. L’imputato è difeso dall’avvocato Viola Messa e dal professore Domenico Garofalo che hanno chiesto l’assoluzione di Miccolis.

Ricordiamo che, in primo grado, i giudici della seconda sezione colegiale (Presidente Roberto Tanisi, a latere Fabrizio Malagnino e Silvia Saracino), hanno inflitto ad Emilio Miccolis 1 anno e 3 mesi, accordando la sospensione della pena e la non menzione della condanna.

Il Tribunale ha, inoltre, disposto l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena.

Emilio Miccolis, 57enne di Bari, era accusato del reato continuato di tentata concussione, riformato in base alla nuova legge, in tentata induzione indebita a dare o promettere utilità. I due sindacalisti Dino De Pascalis e Tiziano Margiotta si erano costituiti parte civile ed il collegio ha disposto in loro favore una provvisionale di 20mila euro ciascuno, oltre al risarcimento del danno in separata sede. Sono difesi dagli avvocati Marcello Petrelli e Benedetto Scippa.

Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha invocato la pena di 3 anni nei confronti del 57enne barese Emilio Miccolis. Il pm ha ripercorso le varie fasi della vicenda, sottolineando l’utilizzabilità delle registrazioni (analizzate dal consulente informatico Luigina Quarta) e la valenza probatoria delle dichiarazioni rese in aula dai due sindacalisti.

L’inchiesta

I due dipendenti dell’Università erano stati oggetto delle promesse di Miccolis – secondo l’accusa – di migliorare la propria carriera e di “gonfiare” i propri stipendi, se avessero rinunciato a criticare puntualmente la sua linea politico-gestionale. Alcune conversazioni sarebbero state anche registrate da entrambi i sindacalisti.

Miccolis venne arrestato il 15 giugno del 2013 ed è stato scarcerato dopo ben 81 giorni di detenzione agli arresti domiciliari. L’ex direttore generale di Unisalento ha sempre sempre fermamente respinto ogni addebito.