Aiuti giudiziari in cambio di favori personali? Revocata la richiesta di archiviazione sulla piscina del primario


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Disposte nuove indagini sulla piscina, al centro dell’inchiesta sui presunti “aiuti” giudiziari in cambio di favori personali, che portò all’arresto del magistrato Emilio Arnesano e del primario Giorgio Trianni.

In mattinata, dinanzi al gip Simona Panzera, si è tenuta l’udienza camerale alla presenza delle parti. Il sostituto procuratore Maria Vallefuoco (nuova assegnataria del fascicolo) ha chiesto la revoca della richiesta di archiviazione, avanzata dal pm Arnesano prima di finire in manette.

Il giudice non ha dovuto far altro che prendere atto della richiesta, rimandando gli atti alla Procura, senza dovere quindi procedere all’ascolto di Difesa e Pubblica Accusa. Tra l’altro, fu lo stesso gip a chiedere la camera di consiglio per approfondire la questione (nonostante non vi fosse alcuna opposizione alla richiesta di archiviazione), già prima che si sollevasse la bufera giudiziaria.

Ora, la dr.ssa Vallefuoco dovrà effettuare ulteriori accertamenti al fine di valutare, sostanzialmente, se l’operato di Arnesano, all’epoca dei fatti titolare del procedimento, fosse condizionato da un “accordo” con il medico, proprietario della piscina in fase di costruzione.

Intanto, Giorgio Trianni, 65 anni di Gallipoli, Primario di neurologia del “Vito Fazzi” e Dirigente dell’Asl Lecce, ha ottenuto il permesso di riprende l’attività lavorativa.

Il gip del Tribunale di Potenza ha accolto l’istanza della difesa, riconoscendo l’attenuazione delle esigenze cautelari. È assistito dagli avvocati Stefano Chiriatti e Luigi Suez.

L’ordinanza

Il gip del Tribunale di Potenza nell’ordinanza di arresto, si soffermava sul rapporto di Emilio Arnesano con Carlo Siciliano (l’altro dirigente Asl finito in manette) e Giorgio Trianni. In una serie di conversazioni intercettate, i tre facevano riferimento alla piscina della villa del neurologo, finita sotto sequestro e alla cui “restituzione” da parte del pm, “venivano preordinate delle battute di caccia… per poter favorire la risoluzione del problema”.

Inoltre, con un’ordinanza del 6 dicembre (giorno degli arresti “eccellenti”), il Comune di Gallipoli ha ordinato la demolizione della piscina del dottor Trianni entro 90 giorni.