‘Fai buon viaggio, beddha!’. Taviano piange Sara, vittima di un assurdo incidente stradale nella domenica di luglio


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E’ una Taviano sconvolta quella si sveglia il giorno dopo la morte di Sara Mauramati che perde la vita a soli 34 anni a causa di un incidente stradale assurdo sulla via del mare che collega la marina di Mancaversa alla ‘Città dei fiori’ del Salento. Nei pressi della zona industriale, Sara perde il controllo della sua Opel Astra, la vettura a tutta velocità sbatte contro un muretto e poi finisce la sua corsa dall’altra parte della carreggiata con la giovane che ne viene sbalzata fuori. Dovranno arrivare i Vigili del Fuoco per disincagliare il braccio rimasto sotto l’automobile. Una dinamica assurda che lascia tutti quelli che la conoscevano con il cuore colmo di dolore e gli occhi gonfi di lacrime.

‘Sorridente, dolcissima, bella…questa eri tu, Sara!’

E’ il sorriso di Sara quello a cui tutti gli amici pensano in queste ore di dolore, è quel sorriso così vitale e così spontaneo che mancherà. ‘Voglio ricordarti sempre bella e sorridente, con quell’animo armonioso e sempre pronta per tutto!‘. Già, perchè basta parlare con chi l’ha conosciuta per rendersi conto che Sara faceva della disponibilità per il prossimo la sua ragione di vita, una disponibilità immediata, spontanea, spensierata. Quel dare in maniera così naturale senza aspettarsi nulla in cambio.

Adesso che sei un angelo volato in cielo, proteggici dall’alto‘, le scrive un’amica, che va indietro con la memoria ai giorni dell’allegria, della spensieratezza, di una gioventù che non voleva passare in un territorio che fa della rete umana e solidale la sua forza ma che ha bisogno del coraggio, di tanto coraggio per imparare ogni giorno l’arte di vivere.

Sara Mauramati

Sara finisce la sua corsa in un pomeriggio di una domenica d’estate, quando si vive tra città e marina in attesa del boom agostano, quando ci si prepara al ‘tutto esaurito’, al ‘non c’è più un posto’. Uno di quei pomeriggi sospesi, dove si è sempre alla ricerca di qualcosa, di un’iniziativa che possa cambiare il corso delle ore. Stenta a credere a questa scomparsa chi conosceva Sara, chi la conosceva bene, chi la conosceva davvero. Un dolore che porta il silenzio a prendere il posto del rumore.