Partivano da Roma e con loro portavano non solo scope e strofinacci per la casa, ma anche attrezzi utili allo scasso, centinaia di chiavi e contatti con i loro basisti del posto. Ma questa mattina l’avventura di un’impresa di ‘pulizie’ è finita con l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di altrettanti soggetti. A finire con le manette ai polsi sono stati cinque cittadini italiani, ma tutti di origine rom, nati in Italia, ma cresciuti sotto la tradizione del loro popolo. All’alba di oggi, però, tra le provincie di Roma e Treviso, i Carabinieri hanno raggiunto i cinque, mettendo fine alla loro organizzazione criminale.
Questi i fatti. Il gruppo, composto da quattro donne e un uomo, si fingeva un’impresa di pulizie di case abitate da soggetti particolarmente indifesi e vulnerabili, appositamente segnalati da basisti presenti nella zona prescelta da colpire. I colpi sono stati messi a segno in tutto lo Stivale, ma le indagini hanno preso il via dopo il ‘colpaccio’ perpetrato ai danni di due sorelle di Maglie avvenuto lo scorso settembre e che ha fruttato alla banda circa 40mila euro.
Da lì, dopo aver notato la targa di un veicolo usato dai malviventi, la Compagnia dei Carabinieri di Maglie ha iniziato a muoversi, dando l’avvio alle indagini sui protagonisti. Ma dopo un mese, il gruppo è tornato in azione nel Salento, sempre a Maglie, dove era stata individuata la casa di una donna 81enne. Elisabetta Nikolic, ritenuta dagli inquirenti la mente del gruppo, ha bussato alla porta della ‘nonnina’, dicendo di essere una sostituta della solita addetta delle pulizie domestiche. Con un trucco è riuscita a distrarre la malcapitata, riuscendo a far entrare nell’appartamento il resto della truppa: il compito a quel punto è stato agevole, ed è stato semplice ripulire la casa da ogni oggetto di valore, senza che la vittima potesse accorgersi di nulla.
Con un altro raggiro, la Nikolic è riuscita a scappare, facendo perdere le sue tracce. Solo dopo l’arrivo della figlia, l’81enne si è resa conto di quanto accaduto, lanciando l’allarme alle Forze dell’Ordine. A questo punto, dopo aver raccolto testimonianze e descrizioni, i militari sono riusciti a risalire all’identità dei componenti del gruppo: si tratta, oltre di Elisabetta Nikoli, di Michela Nikolic, Dido Georgevic, Ylenia Federici e Laila Kostantinov.
Le imprese del collettivo esperto in furti domestici sono state poi documentate: i cinque vivevano nella Capitale, ma quando arrivavano segnalazioni da parte di basisti presenti in tutta Italia, si muovevano all’indirizzo indicato. Una sosta di una notte a Bari che era diventata quasi una tappa obbligata, e poi via alla missione-pulizia.
Individuati, allora, questa mattina i Carabinieri hanno dato esecuzione alle ordinanze: tra Frascati, Tivoli e Treviso, quindi, i soggetti sono stati raggiunti dai militari. Quattro di loro si trovavano già agli arresti domiciliari, mentre Laila Kostantinov si trovava a piede libero. Tutti erano già noti agli archivi delle Forze dell’Ordine per precedenti reati contro il patrimonio, quali furto e rapine. Adesso dovranno difendersi dall’accusa di furto in concorso aggravato.