Rischiò di investire due agenti dopo un furto fallito: condannato a 2 anni e tre mesi


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Avrebbe atteso in macchina le due complici intente a svaligiare l'abitazione di un'anziana signora di Galatone e nel tentativo di fuga, travolto due agenti accorsi sul posto. Il collegio della seconda sezione penale, presieduto da Roberto Tanisi, ha condannato a due anni e tre mesi, il 38enne residente a Roma ma di origini Rom, Petro Petrov per tentata rapina.
 
Il pm Giuseppe Capoccia, nell'ambito della discussione in aula, aveva chiesto due  anni e sei mesi, mentre il difensore di Petrov, l'avvocato Claudio Fusco del Foro di Benevento, aveva invocato l'assoluzione per mancanza di prove. Infatti, il legale sosteneva che il suo assistito, si trovasse a Roma, dove era confinato ai domiciliari, al momento dell'accaduto.
 
Fu proprio lì, difatti, che, intorno alle 18:30 del 21 marzo di tre anni fa, fu trovato dagli addetti della polizia penitenziaria della capitale, in un controllo nella sua abitazione. Per cui, l'avvocato Fusco riteneva inverosimile l'ipotesi dell'accusa, in base alla quale il cittadino Rom sarebbe fuggito da Roma, a bordo di una macchina in cattive condizioni; si sarebbe diretto a Galatone per raggiungere la moglie ed un'altra persona e compiere il furto (intorno alle 11) per poi, in tempo "record" , ritornare a Roma.
 
Petrov fu identificato, successivamente all'arresto di Giulia Gurgevic, 33enne (sua moglie) e Moreno Laila, 43enne, entrambe di origini Rom, ma residenti nella capitale. Per loro erano scattate le manette, dopo una telefonata di alcuni cittadini del posto, al Comando dei Carabinieri di Galatone, i quali segnalavano un furto in abitazione "in atto", ai danni di una pensionata.
 
I militari chiedevano l'ausilio di una pattuglia della locale Polizia Municipale. Gli agenti, giunti sul posto indicato, notavano due donne uscire dall’abitazione segnalata che tentavano di salire a bordo di una macchina, alla cui guida si trovava un cittadino di sesso maschile. Il conducente dell’auto, una Ford di colore nero, allo scopo di darsi alla fuga, ingranava la prima, rischiando di investire un agente della Polizia Municipale; successivamente, percorrendo tutta la via a forte velocità in retromarcia, avrebbe trascinato con sé un altro agente che aveva aperto la portiera posteriore, riuscendo comunque a fuggire.