Ruba un’auto e sfugge ai Carabinieri che poi accusa di averlo picchiato: patteggia 2 anni


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Rubò un auto e, una volta rintracciato, cercò di sfuggire ai Carabinieri ingaggiando un folle inseguimento nell'entroterra ionico salentino. Pietro Mingolla, 30enne residente a Oria, ha patteggiato a 2 anni. L'imputato è assistito dall'avvocato, Pasquale Annicchiarico del Foro di Brindisi che ha "concordato" la pena con il pubblico ministero Emilio Arnesano.
  
Dopo la “direttissima” di venerdì scorso, il giudice Silvia Minerva ha riqualificato il reato da furto aggravato a rapina impropria. Mingolla risponde anche di resistenza a pubblico ufficiale.
  
Nella scorsa udienza, il giudice monocratico ha ritrasmesso gli atti al procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, in merito alla posizione dei due carabinieri della Stazione di Veglie che hanno eseguito l'arresto in flagranza di reato. Mingolla, ascoltato in aula, ha dichiarato di essere stato malmenato dai due militari. Intanto, il procuratore aggiunto Mignone ha richiesto degli accertamenti, conferendo l'incarico al medico legale Alberto Tortorella.
  
È stato sentito in aula anche uno dei due carabinieri che ha fornito una versione dei fatti diametralmente opposta. Il militare ha dichiarato che l'arresto è stato eseguito senza esercitare alcuna violenza nei confronti di Mingolla. Il 30enne di Oria si sarebbe procurato le ferite nel tentativo di sfuggire alla cattura, durante l'inseguimento in macchina. I due carabinieri hanno, a loro volta, presentato una denuncia per calunnia nei confronti di Mingolla.
  
Ricordiamo che nella mattinata del 5 luglio scorso i Carabinieri di Veglie, intorno alle ore 09.30,  hanno ricevuto una denuncia da parte di una signora, la quale ha raccontato ai militari che pochi minuti prima le era stata rubata l’auto, mentre era intenta a raccogliere pomodori. La pattuglia, ricevuta la segnalazione, si è messa subito alla ricerca dell’autovettura Fiat Idea, partendo dalla Strada Provinciale Torre Lapillo–San Pancrazio Salentino. Dopo diversi tentativi di ricerca nelle vie traverse e nelle zone limitrofe, presso la località “Cardo” in agro del Comune di Veglie, è stata intercettata la macchina che stava uscendo da uno stradone sterrato per immettersi in via del Cardo.
 
L’uomo alla guida, accortosi della presenza dei militari, ha tentato di seminare la pattuglia iniziando una folle corsa a tutta velocità. Durante il percorso caratterizzato da rettilinei, curve e dossi pericolosi, l’uomo ha effettuato un testacoda invadendo la corsia opposta. Dopo aver nuovamente imboccato un’altra strada sterrata secondaria e in seguito a vari tentativi di bloccare sulla carreggiata principale la vettura inseguita, il fuggiasco ha sterzato bruscamente per far uscire fuoristrada l’auto dell’Arma.

La vettura, se fosse riuscita la manovra, sarebbe precipitata nel canalone sottostante. Il conducente non essendo riuscito nell’intento per la prontezza dei militari e ripresa la fuga nello sterrato e nelle vie di campagna, ha raggiunto un tratto di strada  sdrucciolevole dove ha perso il controllo del mezzo finendo dapprima in un avvallamento adiacente il tratto percorso. Successivamente, uscendo nuovamente sullo sterrato, ha trovato il muso dell’auto dei Carabinieri che gli ha impedito di continuare la folle corsa.
 
L’uomo, una volta sceso dall’autovettura ha cercato di darsi alla fuga, ma è stato raggiunto dai militari e bloccato a terra. Mingolla su disposizione del Pubblico Ministero Emilio Arnesano è stato tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Lecce.