Arrivano sei lievi condanne, ma anche alcune assoluzioni ed il proscioglimento per prescrizione riguardo gli abusi edilizi, al termine del processo relativo alla realizzazione dello stabilimento balneare “Salento’s beach“ di Otranto.
I giudici in composizione collegiale (presidente Pietro Baffa) hanno inflitto 1 anno di reclusione (pena sospesa) a Giovanni Bleve, 89 anni di Otranto, in qualità di rappresentante legale, all’epoca dei fatti, della società Gest Resort s.r.l., affittuaria della struttura ricettiva (contratto d’affitto d’azienda del 7 aprile del 2017 con società Salento’s Beach s.r.l.) e Gianluca Zappatore, 62 anni di Giurdignano, tecnico progettista della società “Gest Resort srl” per una falsa dichiarazione. E ancora, 9 mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di falsità ideologica per Marco Maggio, 42enne di Maglie, tecnico progettista della società Salento’s Beach; Emanuele Maggiulli, 58 anni di Muro Lecce e Giuseppe Tondo, 71 anni di Otranto, entrambi responsabili area tecnica del Comune di Otranto e Francesco Sticchi, 74 anni di Otranto, proprietario di un terreno. Non solo, assoluzione nel merito o non doversi procedere per prescrizione o rimozione delle opere, per gli abusi edilizi e per altre accuse, per i nove imputati tra cui comparivano anche i proprietari della particelle di terreno su cui insisteva la struttura ricettiva. Sono stati assolti con formula piena “per non aver commesso il fatto” oltre a Francesco Sticchi, anche Guglielmo Sticchi, 65 anni di Lecce; Giorgio Sticchi, 71 anni di Maglie; Vittorio Sticchi, 77 anni di Lecce. Gli imputati rispondevano, a vario titolo ed in diversa misura, delle ipotesi di reato di: abusi edilizi in zona soggetta a vincolo paesaggistico e abusiva occupazione del demanio marittimo, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, abuso di ufficio (dopo la riforma, il fatto non costituisce reato) e distruzione o deturpamento di bellezze naturali.
Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati: Antonio Quinto, Rocco Vincenti, Luigi Rella, Riccardo Giannuzzi, Giordano Bacile di Castiglione, Mauro Finocchito, Stefano De Francesco, Andrea Sticchi Damiani, Alberto Gatto. Ricordiamo che nel giugno del 2017, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, in collaborazione con la polizia provinciale, apposero i sigilli a un’area di Otranto, in località La Staffa/Cerra, dove erano in corso i lavori di realizzazione dello stabilimento balneare “Salento ‘s beach”. Il sequestro portava la firma del pubblico ministero Antonio Negro.
Secondo l’accusa, sarebbero stati messi in atto una serie interventi edilizi, senza il permesso di costruire per “la realizzazione di una complessa struttura-ricettiva destinata a stabilimento turistico balneare ed attività di ristorazione, centro benessere ed area fitness su un terreno di circa 36.361 mq”.
Inoltre, dall’attività investigativa sarebbero emersi interventi di sbancamento di terreno con estirpazione della vegetazione autoctona persistente, lavori edili di realizzazione di vari manufatti non amovibili per l’accesso al mare. Non solo, anche attività balneare in area, soggetta a divieto di balneazione interessata da periodici fenomeni franosi della falesia. Ed infine venivano contestate modifiche allo stato dei luoghi in chiara violazione alla normativa e in difformità con le opere per le quali il Comune di Otranto aveva rilasciato la relativa autorizzazione.
Come detto, la maggior parte delle accuse è caduta alla fine del processo di primo grado.