Sequestrati 2 milioni di euro di beni in capo a Carmine Monteforte di Uggiano La Chiesa


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Articolate e complesse indagini hanno portato all’odierno provvedimento che colpisce i beni mobili e immobili nella disponibilità di Carmine Monteforte, 55enne di Uggiano La Chiesa, più volte condannato per emissione di assegni a vuoto, truffa in concorso, estorsione, bancarotta fraudolenta, detenzione e acquisto di stupefacenti.
A procedere col sequestro la Direzione Investigativa Antimafia di Lecce.

Monteforte è stato condannato ad una pena complessiva di 25 anni di reclusione, così come stabilito con un provvedimento di cumulo del 31 maggio 2006, dal Procuratore Generale della Repubblica di Lecce.

L’uomo di Uggiano la Chiesa è stato raggiunto nel 2014 da un provvedimento cautelare in carcere perché coinvolto nell’ambito delle indagini che hanno composto l’operazione Froth mediante la quale la Guardia di Finanza è riuscita a smantellare un’articolata organizzazione criminale operante sul territorio salentino, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Come ricordano le cronache, Monteforte dopo l’arresto aveva ottenuto i domiciliari, macchiandosi però del reato di evasione che lo aveva condotto di nuovo in carcere.

Il provvedimento eseguito in queste ore è stato emesso dal Tribunale di Lecce, seconda sezione penale, a seguito di proposta di misura prevenzione patrimoniale avanzata dalla DIA.

I beni posti sotto sequestro ammontano ad un valore di oltre 2 milioni di euro e sono così costitutiti: 8 appartamenti con 4 posti auto posti nel complesso residenziale Li Curti a Uggiano La Chiesa; 4 depositi, una villa in agro di Otranto con annessi edifici e terreni attigui, 1 garage, 1 fabbricato e 2 terreni.

Riguardo i beni mobili sono stati sequestrati 4 aziende- tra cui un bar nel centro di Uggiano e tre società operanti nell’edilizia turistica – 1 veicolo, una società di capitali e 2 conti corresti aziendali.