«Operazione Froth», sgominata organizzazione di trafficanti di droga

I Finanzieri della Compagnia di Lecce, in conclusione di un’accurata e lunga indagine, hanno eseguito 29 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti: cocaina, eroina e marijuana.

Dalle prime ore di questa mattina, i Finanzieri della Compagnia di Lecce, coadiuvati dai colleghi di tutti i Reparti del Corpo della provincia, hanno eseguito 29 ordinanze di custodia cautelare, 19 in carcere e 10 agli arresti domiciliari, scaturite da un’articolata indagine nei confronti di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Cocaina, Eroina, Marijuana, dall’Albania verso i mercati italiani per rifornire gran parte del mercato della droga salentino. Si stringe il cerchio, quindi, verso uno dei clan malavitosi più radicato e pericoloso del territorio, quello facente parte a Roberto Nisi che a sua volta si articolava in altri due sottogruppi, uno guidato da Davide Vadacca e l’altro con a capo Gioele Greco. Molti degli arrestati di oggi erano già stati raggiunti da un provvedimento di custodia cautelare a seguito di un’altra operazione antimafia che, qualche mese fa, aveva colpito lo stesso gruppo criminale.

Cinque destinatari delle misure si sono sottratti alla cattura: si tratta di due albanesi e di un salentino destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di altri due salentini che dovevano essere posti agli arresti domiciliari.

L’attività investigativa, iniziata nel maggio 2012, ha permesso di delineare, quindi, l’organigramma dell’organizzazione avente il fulcro nel capoluogo e radicate ramificazioni in numerose località salentine e pugliesi, soprattutto brindisine. In particolare, è emerso che l’indagine è risultata ancor più complicata in base al fatto che tra i due sotto clan c’era in corso una guerra intestina perché entrambi aspiranti alla successione di Nisi per il controllo dell’associazione malavitosa. Da qui, quindi, sparatorie e attentati tra i due gruppi che hanno depistato le indagini, ma allo stesso tempo si sono poi rivelate fondamentali, quando si è dissipata la nebbia attorno ad alcuni fatti criminali verificatisi in questi mesi in città e nei comuni limitrofi, consentendo di individuare nell’immediatezza i relativi responsabili ed il loro ambito di operatività.

A seguito di appostamenti, sopralluoghi e mirate indagini tecniche, sono stati acquisiti numerosissimi riscontri, con conseguenti sequestri di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché arresti dei soggetti che, a vario titolo, alimentavano l’organizzazione. Ad esempio i 15 Kg di eroina sequestrati a Brindisi, i 35 Kg di Marijuana trasportati dall’Albania al Salento dai fratelli Tole.

Un ruolo di fondamentale importanza hanno avuto anche le donne coinvolte, poi tratte in arresto. Alcune di loro dedite allo spaccio di ingenti quantitativi di droga, per lo più eroina e cocaina, altre incaricate di custodire gli stupefacenti e gli ingenti ricavi derivati dal traffico.

I provvedimenti di cattura sono stati eseguiti prevalentemente a Lecce e a Bagnolo del Salento, Cavallino, Galatone, Otranti, Uggiano la Chiesa, Mola di Bari, Napoli, Taranto, San Pietro Vernotico e Torchiarolo. Nell’operazione odierna sono state impiegate 35 pattuglie, per un totale di oltre 130 militari, con l’ausilio delle città cinofile.

Questi i soggetti raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare in carcere: Davide Vadacca, 32enne di Lecce, già detenuto; Teodoro Di Lauro, detto “Rino”, 57enne di Brindisi già detenuto; Luca D’Attis, detto “fratellino”, 35enne di San Pietro Vernotico già detenuto; Antonio Eugenio Campa, detto “zio Eugenio”, 56enne di Sanarica; Salvatore Notarnicola, detto “Toto”, 33enne di San Pietro Vernotico; Gianluigi Notarnicola, 27enne di San Pietro Vernotico, Cinzia Prinari, detta “zia Cinzia”, 50enne leccese; Carmelo Cazzella, detto “Carmelino”, 44enne leccese; Antonella Bursomanno, 43enne leccese; Manuela Quarta, 23enne leccese; Maria Dell’Anna, detta “Ilaria”, 33enne leccese; Pietro Bellanova, detto “Piero”, 52enne brindisino; Antonio Patera, detto “Gregorio”, 37enne neretino; Marco Perrone, 39enne di San Pietro Vernotico; Antonio Nicola Tanzi, 48enne di Mola di Bari; Dhori Tole, 23enne albanese.

Questi, invece, quelli posti agli arresti domiciliari: Alessio Bellanova, detto “Gabibbo” o “nipotino”, 32enne di Campi Salentina; Rocco Salvatore Amendolara, 37enne di Maglie; Antonio Conte, 29enne leccese attualmente detenuto in carcere; Triska D’Amato, 25enne leccese; Pierpaolo Magliani, 37enne di Poggiardo; Cristina Peluso, 31enne leccese; Alessandro Perrone, detto “Sandro”, 38enne leccese; Antonio Pisanò, 38enne novolese; Francesco Eros Velardi, 31enne leccese; Sebastian Giglio, 23enne di Campi Salentina. Durante l’esecuzione della misura restrittiva agli arresti domiciliari verso quest’ultimo, sono stati ritrovate una serra completa di lampade, con all’interno una piantagione di marijuana, circa 30 gr. di marijuana contenuta in numerosi involucri e due bilancini di precisione.



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