Si sbottonò i pantaloni davanti ad una bambina per mostrarle le parti intime: 79enne condannato ad 1 anno


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Si sarebbe sbottonato i pantaloni davanti ad una bambina di 11 anni, all’interno della villa comunale di Otranto, per poi “toccarsi” nelle parti intime. Il 79enne R.M. (queste le sue iniziali) è stato condannato ad 1 anno per il reato di corruzione di minorenni.

Il giudice monocratico Stefano Sernia ha disposto la sospensione della pena, subordinata al risarcimento del danno nei confronti della famiglia della bimba (5 mila euro ciascuno per padre, madre e figlia). Tutti e tre si sono costituiti parte civile con l’avvocato Giovanni Montagna. L’imputato, invece, è difeso dal legale Stefano Andrea De Paola.

Sono due gli epsiodi contestati e risalgono al 18 e 19 giugno del 2015. L’uomo si trovava nella villa comunale di Otranto e dinanzi alla 11enne che aspettava un amichetta, si sarebbe sbottonato i pantaloni e “toccato” nelle parti intime.

La bambina, comprensibilmente sconvolta, si sarebbe prima confidata con un amica di famiglia. Quest’ultima avrebbe raccontato l’episodio scabroso alla madre. A quel punto, la madre, il giorno successivo, avrebbe accompagnato la figlia alla villa e si sarebbe “nascosta”. R.M. che si trovava, questa volta, a una quindicina di metri di distanza, avrebbe cercato di attirare l’attenzione della bimba e di un’amichetta. Dopodiché si sarebbe infilato la mano nei pantaloni.

La madre avrebbe anche tentato di ottenere spiegazioni dal molestatore, ma questi avrebbe negato l’episodio. A quel punto, la signora sporse formale denuncia. La bambina venne in seguito ascoltata in sede d’incidente probatorio, innanzi al pm Stefania Mininni, confermando l’accaduto.