Sparatoria di Soleto, escluso lo scambio di persona. Chi ha sparato ad Alberto Specchia lo conosceva bene


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A poco più di 24 ore di distanza, iniziano a chiarirsi i contorni riguardo la vicenda della sparatoria di Soleto ai danni di Alberto Specchia, 32enne originario di Martano.

Da quanto inizia a trapelare si sarebbe trattato  di un attentato fallito e non di una intimidazione.

Contro l’uomo sono stati sparati ben sette colpi, tre dei quali  andati a vuoto che, presumibilmente, sarebbero serviti a uccidere Specchia.

Si esclude lo scambio di persona, poiché gli attentatori conoscevano le abitudini della vittima. Viste le modalità dell’agguato, è plausibile pensare che ci sia dietro la mano della criminalità organizzata, magari per un regolamento di conti, anche se l’uomo è incensurato e non risulta collegato a gruppi malavitosi.

Specchia di mestiere fa l’operaio edile e la moglie ha un attività legata all’affitto di ombrelloni a Torre dell’ Orso e s’indaga anche su un possibile movente in questi contesti.

Intanto sono stati sentiti entrambi, ma non sarebbero emersi elementi utili alle indagini. Specchia è ricoverato in ospedale in prognosi riservata ma non in pericolo di vita; avrebbe riferito agli inquirenti di non aver visto le due persone sull’altro scooter, poiché indossavano il casco.

Elementi utili potrebbero emergere dai filmati delle videocamere di un supermercato e di una stazione di servizio presenti in zona.