“Spiava” vip, parenti e colleghi? Carabiniere finisce a processo


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Una sfilza di vip, ma anche amici e parenti “spiati” da un carabiniere attraverso la banca dati in uso esclusivo alle forze dell’ordine.
Il gup Antonia Martalò ha rinviato a giudizio un 51enne, residente in un paese dell’hinterland di Lecce. L’imputato dovrà presentarsi nei prossimi mesi, dinanzi al giudice monocratico per l’inizio del processo.Risponde dell’ipotesi di reato di accesso abusivo ad un sistema informatico.
Secondo il pm Maria Rosaria Micucci, il carabiniere avrebbe utilizzato la suddetta banca dati per fini non istituzionali. Egli, utilizzando le proprie credenziali di accesso, avrebbe effettuato circa 350 accessi abusivi, tra ottobre del 2016 e il febbraio 2017.
Tra le persone “spiate” comparirebbero i nomi di colleghi e parenti. Non solo, anche calciatori come Buffon e Cassano, e personaggi dello spettacolo quali Maria de Filippi e Maurizio Costanzo. Duqnue, ritiene la Procura, “soggetti diversi da quelli consentiti nell’adempimento dell’attività di servizio”. Il maresciallo dei carabinieri è difeso dall’avvocato Paolo Spalluto.