Di certo non avrà scelto il momento migliore per portare a termine i suoi intenti criminosi. Questo lo scenario: domenica sera, ore 20.30 circa, pieno centro storico a Lecce. In piazza Sant’Oronzo, le famiglie passeggiano insieme ad amici e parenti. I ragazzi, sempre numerosi, assaporano gli ultimi momenti di pausa estiva sapendo che il giorno dopo c’è scuola. Qualcuno si ferma a prendere da bere al Bar. Tra i tanti che sorgono a due passi dalla colonna del Santo protettore della città, nonché vicinissimo a Palazzo Carafa, l’esercizio commerciale “Tentazioni”, ormai divenuto vero e proprio punto di riferimento per cittadini e turisti. Qualità, cortesia e servizio ineccepibile. Purtroppo, ieri, la tipica serata relax che amano trascorrere i leccesi viene interrotta dal tentativo di rapina da parte di un individuo.
Succede che costui entra dentro all’interno della gelateria, chiedendo di poter utilizzare i bagni situati nel seminterrato. Invece – stando alle primissime ricostruzioni dell’accaduto – pare che gli intenti fossero altri, ovvero asportare il computer portatile del titolare. Una dipendente (scesa giù per controllare) se ne accorge e, notando l’uomo con in mano la busta contente l’apparecchio elettronico, blocca subito l’azione sul nascere. Qui, sarebbe nata addirittura una brevissima colluttazione, al termine della quale, la donna, viene spintonata. Più avanti ha anche raggiunto l’ospedale per ulteriori accertamenti medici sulla sua condizione salutare.
Eppure, grazie all’intervento degli agenti di Polizia della Questura leccese, l’uomo non è riuscito a completare l’atto di natura predatoria, venendo bloccato immediatamente. Data comunicazione dell’avvenuto arresto – accusato di tentata rapina impropria – al Pubblico Ministero di turno, Dott.ssa Elsa Valeria Mignone, ne veniva disposta la carcerazione presso la Casa Circondariale.
Parlando in generale, purtroppo, gli episodi riguardanti rapine e furti stanno ancora una volta aumentando nell’intero territorio salentino. Si ricorderà, del resto, l’ultimo episodio avvenuto a danno di due sorelle, derubate in casa di denaro e merce per un valore aggirante intorno ai 40mila euro.