Tentato omicidio della ex compagna: rigattiere condannato a 8 anni


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Arriva la condanna per il rigattiere che tentò di strangolare la ex nelle campagne di Veglie.

Al termine del rito abbreviato, il gup Simona Panzera ha inflitto la pena di 8 anni ( accordando le attenuanti generiche) e la misura di sicurezza della libertà vigilata per due anni, nei confronti di Vittorio Delle Rose, 71enne di Copertino. Non solo, è stato disposto anche il risarcimento dei danni patrimoniali in favore della vittima, che si è costituita parte civile con il difensore Giovanni Tarantini. Inoltre, l’imputato è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.

Rispondeva dell’accusa di tentato omicidio. Vittorio Delle Rose è difeso dal’avvocato David Alemanno che proporrà ricorso in Appello. In precedenza, il pm Emilio Arnesano ha invocato la pena di 8 anni.

Il copertinese fu arrestato il 7 settembre scorso dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Veglie. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo, nella tarda mattinata, con la scusa di andare a trovare un amico comune, è passato a prendere la ex compagna con l’Ape. E lei ha acconsentito ad accompagnarlo, mai immaginando che le avrebbe fatto del male, nelle campagne a pochi passi da Monteruga (località nei pressi di Veglie).

Il 71enne, dopo una discussione con la ex, le ha stretto una corda intorno al collo, poi ha tentato di soffocarla con le mani. Non solo, poiché avrebbe cercato di trascinarla verso un pozzo, si presume con l’intenzione di gettarla dentro.

La donna è riuscita a scappare e ha raccontato l’accaduto ad un automobilista di passaggio che, intuendo il pericolo, ha chiamato i carabinieri.

La 41enne è stata accompagnata presso il “Vito Fazzi” di Lecce per le cure mediche. Invece, Delle Rose, interrogato in caserma, è stato colto da un malore. In seguito, è stato condotto presso il carcere di Borgo San Nicola, su richiesta del pm Antonio Negro.

L’uomo, molto provato e ancora in stato confusionale, non ha risposto alle domande del giudice nell’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta, nei giorni successivi, davanti al Gip Antonia Martalò.