Tentato omicidio del personal trainer. Il gip: “Individuare un soggetto allo stato ignoto”


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“Si ritengono evidenti, dalla ricostruzione del fatto, gli indizi di colpevolezza, almeno quale concorrente materiale o morale del fatto……in ordine al tentato omicidio e al reato di detenzione di stupefacente a fine di cessione”. Sono le parole del gip Cinzia Vergine, contenute nell’ordinanza di convalida del fermo di Maicol Signore, il 19enne leccese sospettato di aver sparato al personal trainer Riccardo Savoia, ferendolo gravemente.

Su quest’aspetto, il giudice ritiene vi siano gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Allo stesso modo, il gip ritiene che bisogna procedere con altre indagini, paventando la possibilità di “ulteriori più complessi ed ampi sviluppi investigativi, eventualmente anche a carico di terzi concorrenti”. E sollecita, “l’individuazione del soggetto ritratto in ingresso nello stabile, allo stato ignoto“. La visione dei filmati ha consentito di censire tutti gli accessi e solo di un soggetto ritratto in entrata ed in uscita alle ore 16:40 resta da chiarire l’identità. Il giudice, inoltre, ritiene necessario un nuovo ascolto di tutte “le persone interessate, le cui dichiarazioni non appaiono limpide in ordine agli orari e ai rapporti tra i protagonisti della vicenda”.

Ad ogni modo, secondo il gip, sussistono le esigenze cautelari a carico di Signore, per entrambi i reati contestati. L’ingente quantitativo di droga, trovate nella cassaforte di casa del 19enne e i proiettili nascosti in una busta (quella immortalata dalle telecamere), fanno presagire, infatti, “un inserimento stabile e consolidato nel mondo malavitoso….a prescindere dal suo stato d’incensuratezza”.

Riguardo le prove a suo carico, vi sono poi: gli indumenti intrisi di sangue trovati nella sua abitazione; un portafogli con documenti ed effetti personali del Savoia; il giubbotto che si notava nelle immagini; le chiavi della suddetta cassaforte.

Non è ancora, invece, ben chiaro l’orario in cui si sarebbe consumato il tentato omicidio (tra le 15:30 e le 18:20). Quel che risulta certo, è che Signore ha messo piede in quella palazzina già dalla mattina. Inoltre, nel pomeriggio, il 19enne ha avuto tutto il tempo di cambiarsi d’abiti e di riporre quelli sporchi di sangue dentro casa sua, dove si è recato dopo il fatto, per poi tornare nello stabile.

Per il momento, Maicol Signore resta detenuto presso il carcere di Borgo San Nicola. Nelle scorse ore, i suoi legali Mariangela Calò e Giovanni Solito hanno rinunciato a presentare ricorso al Tribunale del Riesame

La prima ricostruzione dei fatti

Il 37enne personal trainer, Riccardo Savoia, è stato trovato gravemente ferito sulla terrazza della palazzina di via Machiavelli, nel quartiere Stadio, grazie ad una telefonata anonima, giunta intorno alle 18:30, che ha messo in moto la macchina dei soccorsi. In seguito, si è giunti al presunto autore della violenta aggressione, grazie ai filmati di una telecamera di videosorveglianza che puntava sull’edificio ed ha ripreso chi è entrato e uscito quel pomeriggio.

A quel punto, il Pubblico Ministero Maria Rosaria Micucci ha disposto il fermo del giovane. Signore è stato anche sottoposto alla prova dello stub per cercare residui di polvere da sparo sulle mani. Il campione è stato inviato al laboratorio di Bari per essere esaminato, sperando dia ulteriori risposte.La vittima, intanto, è ancora ricoverata presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove nei giorni scorsi è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione dei proiettili conficcati nel cranio.