Terremoto giudiziario ad Otranto. La Procura chiede il rinvio a giudizio di quasi tutti gli imputati
Nella mattinata di oggi, dinanzi al gup Alessandra Sermarini, si è tenuta la requisitoria dei pubblici ministeri Elsa Valeria Mignone e Giorgia Villa.
Chiesto il rinvio a giudizio di quasi tutti gli imputati, tra cui i due ex sindaci Pierpaolo e Luciano Cariddi, nel corso dell’udienza preliminare relativa all’inchiesta “Hydruntiade”.
Nella mattinata di oggi, presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, dinanzi al gup Alessandra Sermarini, si è tenuta la requisitoria dei pubblici ministeri Elsa Valeria Mignone e Giorgia Villa. Solo per 2 dei 60 imputati è stato chiesto il proscioglimento.
Hanno discusso, chiedendo il non luogo a procedere, oltre ai legali dei due Cariddi, anche l’avvocato Antonio Quinto per Emanuele Maggiulli, 57 anni, di Muro Leccese, ex dirigente del comune idruntino e l’avvocato Carlo Viva per Roberto Aloisio, 50 anni di Maglie, ingegnere addetto all’ufficio tecnico comunale di Otranto.
Il gup Alessandra Sermarini ha precedentemente rigettato le eccezioni del collegio difensivo sulla costituzione di parte civile di Comune di Otranto, Regione Puglia e Provincia di Lecce, assistite rispettivamente dagli avvocati Domenico Attanasi, Daniela Limongelli e Maria Amato.
A partire dall’udienza del 5 maggio proseguiranno le arringhe difensive degli avvocati.
E nell’udienza del 31 maggio, il gup deciderà se accogliere la richiesta di patteggiamento a 1 anno e 8 mesi (con il beneficio della pena sospesa) per Fernando Paiano, 47enne di Otranto, presentata dagli avvocati Ubaldo Macrì e Francesco Bruni.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo ed in diversa misura, di associazione per delinquere, corruzione, tentata concussione, falso ideologico. Nel corso delle indagini, sarebbe emerso un “sistema Cariddi” per il rilascio di autorizzazioni attraverso concessioni comunali artefatte, in cambio del sostegno elettorale da parte di imprenditori.
Ora si attendono gli sviluppi dell’udienza preliminare.