Avrebbero dimostrato inadempienza, ricoprendo il ruolo di funzionari pubblici ed "impedendo" a due famiglie, a partire dal 1993, di usufruire di una parte del proprio terreno. Antonio Zappatore, 67enne di Poggiardo e Luca Migliaccio, 42 anni di Galatone avvocato difensore Diego Cisternino, sono stati rinviati a giudizio dal Gup Simona Panzera per omissione e rifiuto di atti d'ufficio. Una volta fissata la data d'inizio del processo, i componenti delle famiglie Merico-Carluccio, difesi dall'avvocato Cinzia Perrone, si costituiranno parte civile.
Il pubblico ministero Paola Guglielmi, titolare dell'inchiesta aveva formulato la richiesta di rinvio a giudizio per Zappatore e Migliaccio, perché li riteneva inadempienti nei confronti delle due famiglie, proprietarie di una parte del suolo, espropriato nel lontano 93 e rimasto " zona bianca" per tutti questi anni, senza che chi di dovere, intervenisse per riqualificarlo. I due proprietari si sono ritrovati così impossibilitati anche a poter utilizzare adeguatamente l'altra parte del terreno, che privata della parte espropriata, risultava insufficiente.
Zappatore, come dirigente responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Poggiardo ( fino al 31 dicembre 2011) e incaricato dal magistrato, si sarebbe dimostrato inadempiente, verso numerose diffide e soprattutto verso una sentenza del Tar che prevedeva la riqualificazione del terreno in questione. Egli, dunque, non compiva, entro i trenta giorni stabiliti, gli atti amministrativi richiesti e non rispondeva per esporre le ragioni del ritardo. Migliaccio, in qualità di dirigente responsabile del quarto settore "Assetto del territorio, urbanistica e ambiente" del Comune di Galatone e nelle vesti di Commissario ad acta, in sostituzione del Comune di Poggiardo, seppur non incaricato dal giudice, non avrebbe comunque ottemperato entro il termine di novanta giorni alla sentenza del Tar, sempre relativa alla riqualificazione del suolo.